Ci sono date da segnare in rosso, con le quali la città di Messina deve fare i conti, fin da subito, per non farsi trovare impreparata. La più ravvicinata è quella di lunedì 15 maggio, il giorno in cui il Governo porrà la fiducia sul decreto di conversione in legge del Dl 35 dello scorso 31 marzo, recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”. Martedì 16 maggio si voterà la fiducia e mercoledì 17 è prevista la votazione finale, mentre il 23 sarà Palazzo Madama, la sede del Senato, il campo dove si giocherà il secondo tempo della partita (ma non ci saranno più modifiche al testo). Poi, ci sono le date che continuano a essere indicate dal vicepremier Matteo Salvini: entro il 30 giugno 2024 l’approvazione del progetto esecutivo, nel 2032 il Ponte dovrebbe essere già transitabile.
È utile, in questa fase, ricordare che cosa si sta approvando in Parlamento, dopo gli emendamenti presentati nelle Commissioni riunite della Camera. Il Dl, nella sua versione finale, prevede disposizioni riguardanti l'assetto societario e la “governance” della “rivitalizzata” società Stretto di Messina; il rapporto di concessione fra il ministero delle Infrastrutture e la “Stretto”; il riavvio delle attività di progettazione dell'opera. Il decreto reca, inoltre, disposizioni al fine di consentire, in tempi rapidi, la riattivazione della “società in house” e la ridefinizione dei rapporti contrattuali stipulati. A seguito delle modifiche e delle integrazioni apportate, il provvedimento si compone ora di 6 articoli (rispetto ai 5 del testo originario).
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