La battaglia del Ponte nella Sala del Mappamondo. Al quarto piano di Montecitorio, nell’aula dove spicca il “Globo” ottocentesco realizzato da artisti tedeschi (e dove campeggia un dipinto realizzato da un pittore fiorentino del XVII secolo, che raffigura proprio una scena bellica, “Enrico IV di Spagna nella Battaglia di Ivry”), le Commissioni riunite Trasporti e Ambiente della Camera dei deputati hanno cominciato l’esame e la votazione dei numerosi emendamenti presentati nell’ambito della discussione sul decreto di conversione in legge del Dl firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 31 marzo. Oggi si voterà anche in Commissione Bilancio, con relatore il deputato calabrese di Forza Italia Francesco Cannizzaro. E a quel punto, il provvedimento approderà in Parlamento. E lì verrà posta la fiducia, così come si farà anche per il “decreto Bollette”. Il 9 maggio l’inizio della discussione, martedì 16 la votazione. A conferma che il Dl Ponte è considerato, fin dall’inizio del percorso, uno dei punti fondanti del programma del Governo di Giorgia Meloni. A spingere su questo tasto, il vicepremier Matteo Salvini che ha legato la sua azione da ministro dei Trasporti alla realizzazione della più grande infrastruttura mai ideata in Italia, il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Si è cercato di evitare il ricorso alla fiducia ma quanto avvenuto durante la discussione sugli emendamenti, ha indotto l’esecutivo a scegliere la soluzione più rapida, ma anche più dirompente dal punto di vista politico. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina