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Molo Marullo di Milazzo, la via delle crociere invocata anche dall’opposizione

Il progetto per le imponenti opere al centro della mozione dell’opposizione d’aula

L’intervento di ampliamento del molo Marullo è legato all’adeguamento tecnico funzionale del vecchio Piano regolatore portuale ancora in vigore. E in tal senso l’Autorità portuale ha avviato l’istruttoria per la modifica dello strumento urbanistico. Un atto indispensabile e necessario visto che il nuovo Prp, dopo l’okay dei Comuni e del Comitato portuale, è ancora in fase di definizione e i tempi di approvazione, oltre ad essere incerti, sono abbastanza lunghi.
L’adeguamento tecnico-funzionale, passaggio sostanzialmente tecnico, non dovrebbe invece andare incontro a ritardi e quindi entro l’anno si potrebbe avere la progettazione dell’ampliamento della parte terminale di molo Marullo. Il progetto – che comporterà una spesa di 450 mila euro – è finalizzato a tracciare tutti quegli interventi per i quali sono disponibili ben 7 milioni di euro. Si otterrà un vero e proprio prolungamento della parte finale della banchina, che è stata utilizzata, almeno fino all’emergenza Covid, per l’attracco di qualche nave da crociera. Da tre anni a questa parte, però, questo segmento si è interrotto ed oggi la città del Capo risulta fuori dal segmento crocieristico che pure – si ritiene – potrebbe essere un valore importante per il rilancio dell’economia turistica e commerciale che vive un periodo di forte difficoltà.
In tal senso gli esponenti dell’opposizione consiliare, con in testa il consigliere della Lega, Damiano Maisano, hanno presentato una mozione, invitando i colleghi della maggioranza a sostenerla «visto che riguarda una azione che porterà benefici alla città di Milazzo», con la quale chiedono all’Amministrazione «di attivare tutte le interlocuzioni possibili con l’Autorità di sistema portuale per far sì che anche il porto di Milazzo possa ospitare le compagnie crocieristiche, valutando anche l’ipotesi – in caso di difficoltà di ormeggio nello scalo – di utilizzare il sistema della sosta in rada come avviene nelle isole greche».

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