La contrapposizione per l'esclusione dall'esecutivo degli assessori di Forza Italia legati al “gruppo Calderone”, si è trasformata in una sorta di rappresaglia politica per coloro che, dissentendo dalla linea scelta da quel gruppo, hanno deciso di continuare a sostenere il sindaco Pinuccio Calabrò e la ricostituita Giunta municipale di Palazzo Longano.
Ad essere preso di mira, con azioni che lo stesso reputa pregiudizievoli per la sua dignità, il riconfermato assessore Salvatore Coppolino che paradossalmente era stato nominato assessore per la prima volta il 4 novembre su designazione del gruppo di Forza Italia che, in più occasioni, era tornato alla carica per l'ennesimo avvicendamento dei suoi assessori nella Giunta Calabrò. Ed è proprio l'assessore Salvatore Coppolino, l'unico dei tre di Forza Italia per i quali il sindaco Pinuccio Calabrò aveva adottato la revoca delle deleghe, ad essere stato riconfermato nel ruolo in quanto ha apertamente espresso dissenso nei confronti della linea politica che i suoi ex compagni di partito avevano intrapreso per contrastare l'azione amministrativa del primo cittadino. Attenuatasi, almeno per ora, la questione dell'aumento delle indennità in quanto la Giunta, con delibera degli assessori riconfermati o esordienti ha congelato a partire dal mese di gennaio la percezione dell'intero importo delle indennità per assessori e sindaco, il bersaglio politico è diventato l'assessore dissidente “reo” di aver deciso di sostenere il nuovo assetto dell'esecutivo.
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