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Messina, attesa per il VIII Congresso FP CGIL in programma il 16 gennaio

A distanza di quattro anni, era il 2018, si rinnovano le procedure congressuali che lunedì 16 gennaio, presso la Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, porteranno all’elezione del Segretario della FP CGIL di Messina, categoria della Cgil che rappresenta i lavoratori pubblici e privati (Funzioni Centrali; Vigili del Fuoco e Polizia Penitenziaria; Funzioni Locali e Regionali; Sanità pubblica e privata; comparto SSAEP (Socio Sanitario Assistenziale Educativo Privato); Igiene ambientale.

Un articolato “pezzo” del mondo del lavoro in cui si trovano e si incrociano numerose vertenzialità e che, oggi più che mai, alla luce del momento storico, politico, sociale ed economico, ha bisogno del riconoscimento di tutele e diritti.

«Ci lasciamo alle spalle quattro anni estremamente complicati e difficili – afferma il segretario uscente, Francesco Fucile -, ma anche ricchi di profonde soddisfazioni e di tanti risultati ottenuti. Abbiamo lavorato e siamo stati a fianco dei lavoratori in vertenze particolarmente complesse, che in numerose occasioni ci hanno portato allo scontro e alla rottura con le nostre controparti. Abbiamo affrontato la durissima fase della pandemia COVID19 – continua il Segretario Fucile -, che ha letteralmente stravolto i nostri modelli di vita e di lavoro, che ci ha portato a dover riorganizzare il modo di portare avanti l’azione sindacale, proprio perché è venuto meno, a causa del lockdown prima e del “distanziamento fisico” poi, ciò che caratterizza di più il nostro agire, ovvero il contatto con i lavoratori, la percezione delle loro difficoltà, l’ascolto delle loro richieste e dei loro bisogno soprattutto in settori complessi come quelli della sanità privata e del privato sociale. Ora più che mai dobbiamo quindi cercare di dare risposte concrete agli operatori, di tutti i settori, e queste risposte possiamo trovarle solo nel rinnovo dei contratti collettivi e quindi nello strumento della contrattazione, a tutti i livelli. Bisogna, spingere il mercato del lavoro, favorire l’ingresso dei giovani nel mondo dell’occupazione, portare avanti, così come spiegato dalla nostra Segretaria Generale, Serena Sorrentino “Un piano straordinario per l’occupazione nel settore pubblico”».

Negli ultimi 5 anni, Messina ha conosciuto una progressiva emorragia di giovani che, una volta terminati gli studi, scolastici o universitari, hanno scelto, spesso con profondi sacrifici, di lasciare la città per trovare altrove quelle opportunità alternative di cui il nostro territorio è purtroppo carente: la disuguaglianza e i divari generazionali, di genere e territoriali sono aumentati, la precarietà del lavoro è diventato un eterno presente, al punto che, così come riportato nel documento congressuale “Il lavoro crea il futuro”, “si è poveri anche lavorando”. E i numeri lo dimostrano in modo chiaro: l’impatto indotto dalla pandemia e ora anche dalla guerra in Ucraina, sta creando nel Paese una vera e propria emergenza sociale.

«I dati sull’occupazione delle donne, dei giovani e del Mezzogiorno, nella loro crudezza – evidenzia Fucile -, sono una denuncia chiara di ciò che stiamo affrontando e che affronteremo: nel 2021 il tasso di occupazione femminile era al 49,4%; per le giovani donne (fascia 15-24 anni) al 13,5%, mentre nella fascia 15-34 era del 34,8%;  il 44,6% delle donne tra i 15 e i 64 anni era inattivo, e questo trend è in continua e preoccupante crescita».

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