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"Messina per la Cultura": è già polemica. Si scontrano Pd e sindacato

La nascita della fondazione Messina per la cultura ha già scatenato le reazioni opposte della politica e dei sindacati. I primi “a scontrarsi“ solo i consiglieri del PD e il sindacato Cisal Sacs.

Per i democratici Antonella Russo e Felice Calabro ‘ :” l’amministrazione Basile incassa un altro bel risultato: la nascita dell’ennesimo organismo partecipato dal comune chiamato Fondazione “Messina per la Cultura”, sotto la veste di una fondazione di partecipazione. Strano – come abbiamo evidenziato inutilmente in aula – che a dispetto della natura giuridica scelta, non ci siano tra i fondatori soggetti privati, che invece sono indispensabili per questa particolare forma mista di fondazione e associazione, che per legge li prevede. Abbiamo tentato grazie a un nostro emendamento di evitare i costi – che potranno essere anche molto rilevanti – delle remunerazioni dei tanti organi previsti dallo statuto: dal sovrintendente ai tanti possibili direttori artistici. L’Aula, invero, nonostante i pareri favorevoli dei dirigenti all’emendamento del Partito democratico che prevedeva che i vari incarichi fossero gratuiti, ha ritenuto di bocciarlo! Sulla scorta dello statuto esitato, infatti, potranno essere nominati direttori artistici ad ogni piè sospinto, che potranno essere individuati anche per ogni singola manifestazione o per singolo evento, ovviamente remunerati dalla fondazione, alias dal Comune e dalla Città metropolitana. Il personale da impiegare nella fondazione sarà reclutato con la forma del distacco, del comando, dell’avvalimento. Ennesimo ente finanziato con denaro della collettività. Ormai a Messina ogni servizio di carattere pubblico è esternalizzato a favore di società partecipate, fondazioni, agenzie, enti pagati tutti dal comune.

Abbiamo un vago ricordo dei tempi in cui un precedente sindaco considerava tutte queste realtà come bancomat della politica, prevedendo nel suo programma la razionalizzazione, o meglio, la notevole riduzione delle partecipate. In realtà, altro che eliminate: in questi ultimi anni si sono moltiplicate tanto che abbiamo pure difficoltà a menzionarle tutte”.

Per Clara Croce’ della Cisal Sacs: “Spiace, però, constatare come il gruppo consiliare del PD non abbia saputo cogliere l'essenza della Fondazione che se gestita bene può rappresentare il volano per lo sviluppo economico e turistico della città” dichiara Clara Crocè . 
“Come sindacalista – continua Crocè - ho apprezzato l'idea dell'ex Sindaco Cateno De Luca di dotare la città di uno strumento finalizzato a regolarizzare il settore dei lavoratori dello spettacolo, della cultura messinese, ma nono solo, in quanto la Fondazione avrà un suo ruolo importante di sviluppo anche in ambito turistico culturale perché per il tramite di Messina per la Cultura potranno essere regolarizzati attraverso degli strumenti progettuali e contrattuali. La Fondazione metterà in sinergia tre settori importanti: Arte, cultura e spettacolo e non paradossalmente anche il settore della ristorazione 
L'idea della Fondazione nasce soprattutto dalla crisi vissuta da questi settori per via della pandemia da Covid 19”.

“Spiace per i Consiglieri Comunali che ancora una volta con il loro voto contrario hanno dimostrato il loro provincialismo - continua Clara Croce. “La Fondazione non si ispira a Tao Arte ma a tante altre Fondazioni Italiane che hanno portato lustro alle loro città . Da sindacalista devo stigmatizzare alcune dichiarazioni rese in Consiglio Comunale”.
“Il lavoro si paga! E si paga pure quello dei lavoratori dello spettacolo siano essi direttori artistici che tecnici e chiedo loro : perché non fate i Consiglieri a titolo gratuito ? Anche per voi vale lo stesso principio” conclude Crocè.

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