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Cultura e arte a Messina, riparte l’idea di creare una Fondazione

Giovedì la prima analisi in commissione consiliare della “Messina per la Cultura” che sostituisce la Messenion

La Giunta ci riprova e stavolta non dovrebbe avere problemi a portare a termine la missione. Giovedì torna in Aula, prima in commissione e poi andrà in consiglio, l’atto con cui dovrebbe nascere la fondazione immaginata da Cateno De Luca e che Federico Basile potrebbe varare.

Una sorta di dopo TaoArte, visto che Palazzo Zanca ha formalizzato un paio di anni fa l’uscita da quel sodalizio, proprio con l’intento di crearne uno proprio attraverso il quale veicolare il brand cittadino, in termini di cultura e turismo.

Ed è proprio quasi tutto nel segno della continuità rispetto al primo tentativo, poi andato male, il cammino d’avvicinamento verso la creazione di una fondazione cittadina. C’è sempre la città metropolitana a fare da socio alla pari, c’è uno statuto di grandi intenti (il testo è stato ritoccato solo per inezie), un capitale iniziale di 200mila euro equamente divisi fra i due enti. L’unica novità è quella del nome.

Perchè De Luca provò a far nascere Messenion, adesso si parla di “Messina per la Cultura”. Una scelta più elementare, più diretta e che serve forse anche a evitare l’opposizione di chi potrebbe opporre che questo atto, di fatto, è stato già votato solo otto mesi fa.

Allora il quadro politico generale era ben diverso. Eravamo a marzo e da un mese Cateno De Luca si era dimesso per provare la scalata a palazzo d’Orleans. Il Consiglio lavorava in autonomia e quella sera la nascita della Messenion venne impallinata da più parti. Pd, M5S, genovesiani, Sicilia Futura, leghisti, più le astensioni di Forza Italia bocciarono la costituzione della fondazione e lo statuto, oltre alla destinazione del fondo di dotazione iniziale di 100 mila euro. Gli unici “sì” furono i deluchiani Cipolla e Giannetto che sono ancora adesso in Aula. Ma ora le forze sono ribaltate e il disco verde appare abbastanza scontato.
Il nuovo percorso, venne avviato dall’ex vicesindaco Francesco Gallo, adesso ne hanno preso il testimone Enzo Caruso e Massimo Finocchiaro.

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