Nell’entourage di De Luca i due nomi già giravano da una decina di giorni. E se uno, quello di Roberto Cicala, non ha sorpreso nessuno, quello di Massimo Finocchiaro, sicuramente avrà incuriosito i più.
Finocchiaro, imprenditore del ramo edile e della lavorazione di materiale ferroso, in politica è stato per molti anni nella squadra di Carmelo Briguglio, poi è stato con il Megafono di Crocetta (nominato per due anni presidente dell’Ast) e vicino a Beppe Picciolo, fino all’abbraccio con De Luca alla vigilia di queste ultime elezioni politiche e regionali.
Eppure non era uno che le aveva mandate a dire al leader di Sicilia Vera artefice di questa scelta. Critiche pesanti sui social, prima dell’inversione a “u”.
«Non sono un estimatore della prima ora di De Luca – ha detto l’imprenditore 57enne –. Abbiamo avuto anche degli scontri costruttivi, perchè il primo impatto non era stato positivo. La diffidenza o il pregiudizio in chi ha fatto politica ci stanno tutti. Poi però devi avere l’obiettività e la coscienza di osservare non più da politico ma da cittadino che qualcosa sta cambiando, che il tessuto cittadino lo accetta E così il cittadino è tornato sui propri passi a seguire le vicende che lo riguardavano. È nato un buon rapporto epistolare e forse anche un’amicizia, ma mai avrei immaginato che potesse coinvolgermi a questo livello. Volevo solo collaborare ad un progetto che puntava a cambiare la città».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Caricamento commenti
Commenta la notizia