Si ricomincia da dove ci si era lasciati: dal piano di riequilibrio. Lo strumento di risanamento dei debiti del Comune che ha mosso i suoi primi passi alla fine del 2012 e che, dopo dieci anni, è ancora senza un giudizio finale, al punto che lo abbiamo più volte paragonato alla tela di Penelope. Il sindaco Federico Basile ne conosce praticamente tutti i passaggi, ieri lo ha detto anche ai magistrati della Corte dei Conti, durante l’adunanza che lui stesso aveva chiesto e che è stata accordata: «L’ho visto nascere quando ero revisore dei conti, vorrei chiudere questa vicenda oggi che sono sindaco». Già, perché Basile non ha intenzione di tessere ancora quella tela, questo è certo e lo ha ribadito chiaramente ieri a Palermo. Anzi, fosse dipeso da lui, si sarebbe presentato già con l’ultima riformulazione targata De Luca (e alla quale Basile ha lavorato a lungo prima come consulente e poi come direttore generale), quella del 1. febbraio scorso. Riformulazione, va ricordato, giunta in extremis, con una decisione assunta nell’ultimo giorno utile – il 31 gennaio –, sfruttando l’ennesima finestra aperta dal Governo nazionale. Dopo quello step, l’ex commissario straordinario Leonardo Santoro ha deciso di avvalersi di un’ulteriore dilazione temporale, 150 giorni di tempo per presentare il Piano riformulato. Ci sarebbe anche un’altra facoltà: ogni nuovo sindaco insediato può ulteriormente modificare il Piano, prendendosi 120 giorni di tempo dalla relazione di inizio mandato. Ma Basile ieri l’ha chiarito subito ai magistrati contabili: «Non intendo avvalermi di questa opzione». Per il sindaco si riparte dalle sensazioni positive riscontrate dal suo predecessore, Cateno De Luca, all’adunanza “online” dell’8 febbraio scorso, e che ieri sembrano essere state confermate. Dunque si punterà ad accelerare i tempi il più possibile: nuova delibera, con il Piano pressoché identico a quello del 1. febbraio (forse si rivedrà al ribasso qualche cifra, perché nel frattempo sono stati chiusi accordi transattivi per circa 4 milioni di euro), in consiglio comunale entro il 29 luglio, cioè la data ultima entro la quale il Riequilibrio aggiornato dovrà essere trasmesso alla Corte dei conti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina