Il suo è l’assessorato che deve tramutare gran parte degli investimenti intercettati in opere concrete. Alcune sono destinate a cambiare l’aspetto della città, altre devono solo normalizzare quello che ancora non va. Salvatore Mondello, in queste prime settimane, sta facendo il giro dei cantieri per riannodare i fili tagliati a febbraio con le dimissioni di De Luca. Nei quattro messi successivi non è che si siano fatte grandi passi in avanti e c’è chi dice proprio perché sia mancata una guida “politica”. Mondello punta su due attività generali, una legata alla pianificazione e l’altra alla azione concreta.
Parcheggi d’interscambio
Sono 15 e saranno i nuovi poli per la sosta in vista della rivoluzione della mobilità che si profila con il nuovo Piano generale del traffico. «Martedì prossimo inizieranno i lavori per quanto riguarda il parcheggio di interscambio di Bordonaro e sono già in corso di avvio quelli di San Cosimo, vicino a villa Dante, ed Europa ovest. Presto avremo a disposizione anche l’ex Gazometro. In un anno contiamo che tutti e 15 siano completati. Con tutti questi nuovi posti a disposizione andrà poi rafforzato il Tpl. Recentemente abbiamo avuto un ulteriore finanziamento con fondi ministeriali per acquistare altri 20 mezzi da consegnare ad Atm. Secondo una prima pianificazione servono almeno 200 bus in strada e la piena disponibilità del tram. In questo senso è in corso la verifica amministrativa delle offerte per le opere da 25 milioni di euro che sono state programmate nei mesi scorsi e i cui lavori inizieranno nella primavera del 2023. La progettazione proseguirà sino a dicembre e poi un anno e mezzo di lavori. Nel frattempo avremo tante vetture “revampizzate” e come nuove».
Il nuovo Pgtu
«La valutazione ambientale da parte della Regione è arrivata adesso. La Tps (la società emiliana che si è occupata dello studio tecnico, ndc) sta predisponendo gli atti relativi alle prescrizioni, pur minime, che la Regione ci ha dato e dopodiché il documento potrà andare in Consiglio comunale. L’impostazione è rimasta quella di cui abbiamo già parlato, cioè con cinque zone di traffico limitato, quattro in centro più Torre Faro. Tengo a sottolineare che le Ztl non sono parcheggi a pagamento come li intendiamo adesso ma delle aree interdette al traffico dei non residenti in determinate fasce orarie. Non temo l’effetto di questa rivoluzione perché si tratta di una visione europea che vuole al centro dell’attenzione non più i mezzi ma l’uomo. È l’unica strada per avere una città vivibile. È previsto peraltro un anno di sperimentazione, poi il ministero dovrà dare il via libera».
Isole pedonali «L’ipotesi principale è quella di unire la parte a valle di viale San Martino e via I settembre per legare l’area storica di piazza Duomo a quella commerciale di piazza Cairoli. Il Piano urbano della mobilità sostenibile che ha un prospetto di 10 anni prevede inoltre un’isola pedonale che vada dallo stesso viale San Martino fino a villa Dante con una progressione strutturata, quindi non una semplice chiusura di una strada».
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