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Tortorici, inevitabile dichiarazione di dissesto finanziario

La seconda procedura in sei anni, non sono bastati gli sforzi dei commissari che gestiscono il Comune

Giuseppe Sindona e Matilde Mulè

Lo spettro che da mesi aleggiava sul comune di Tortorici si è materializzato con la dichiarazione del secondo dissesto finanziario.
Il default, dopo quello del 2016, è stato deliberato dalla commissione straordinaria che amministra l’ente su proposta del responsabile del settore finanziario e l’acquisizione della nota dei revisori dei conti. Un epilogo che appariva ineluttabile già lo scorso aprile (come riferito allora dalla Gazzetta, ndc) quando la relazione allegata all’approvazione del rendiconto 2021 certificò un disavanzo di 4.590.867,38 euro che lasciava poco spazio di manovra.
«La rigorosa misura, seppur impopolare, si è resa inevitabile stante la cronica e perdurante situazione di default strutturale dell’ente già esistente e perdurante da anni», commenta la commissione straordinaria.
I vice prefetti Matilde Mulè e Giuseppe Sindona e la funzionaria Giulia Rosa ricordano che già nel 2015 «la Corte dei Conti, nel denegare l’approvazione del piano di riequilibrio, ha evidenziato che la situazione del comune per gli anni antecedenti al 2016 appariva fortemente compromessa. Il ricorso al dissesto si è rivelata una scelta obbligata – aggiungono i commissari – ed inevitabile all’esito delle risultanze di un’approfondita istruttoria all’indomani dell’approvazione del rendiconto 2021».

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