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Messina, Basile assegna i primi “compiti per casa”. Alcuni rebus da risolvere

«Bisogna fare una ricognizione di tutti i processi che sono stati avviati, capire lo stato dell’arte, se si è andati avanti o no». Così Federico Basile aveva risposto, alla vigilia delle elezioni, ad una nostra domanda precisa: quale sarà il primissimo atto, in caso di elezione? E Basile è stato di parola. Con la fascia tricolore addosso da un paio di giorni, ieri pomeriggio ha convocato la prima riunione di Giunta e la primissima delibera è stato proprio un atto di indirizzo: entro cinque giorni, gli assessori e i dirigenti dovranno consegnare al neo sindaco una relazione sullo stato dell’arte delle azioni amministrative. «Per me è necessario capire a che punto siamo, se ci sono atti che devono andare in consiglio comunale non appena sarà possibile, se ci sono procedure rimaste ferme e come sono andate avanti le altre», spiega Basile, a riunione di Giunta terminata. Una Giunta Basile che è una sorta di Giunta De Luca-bis, tutti riconfermati con l’aggiunta di Liana Cannata. Almeno per ora.

«Che sia chiaro a tutti gli assessori – ha avvisato, infatti, Cateno De Luca domenica sera, dal palco di piazza Unione Europea –. Non perché hanno fatto bene nei miei quattro anni, devono sentirsi arrivati. Con Federico abbiamo individuato un periodo di sei mesi, direi sino a fine anno: una volta terminato il rodaggio – ha detto De Luca a Basile –, sarai libero di valutare se ogni singolo assessore si è saputo adeguare al tuo metodo. Quindi devono lavorare come e più di prima». Con un messaggio che l'ex sindaco ha voluto scandire: «Il capitano della squadra non è più Cateno De Luca». E il passaggio di testimone si è consumato con il passaggio del... bastone. «L’interpretazione plastica dell’autorevolezza e dell’autorità», ha spiegato De Luca. «Perché nella vita bisogna pure farsi rispettare», ha aggiunto. De Luca è questo, prendere o lasciare. E se il bastone rievoca periodi storici non esaltanti, Basile lavora già per lasciare la sua, di impronta, meno “bastonatrice”, dai toni decisamente diversi. Ma comunque con tempi ben cadenzati. «Per me è fondamentale una ricognizione sullo stato dell’arte. Il commissario? Non l’ho incontrato»
Non si sbilancia su direttore generale e comandante della polizia municipale. Oggi le Partecipate

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