Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina: Francesco Gallo, un vicesindaco per sport ed eventi

Mai il numero due di un’amministrazione comunale aveva avuto le deleghe di cui si occuperà Francesco Gallo. «Messina può diventare un riferimento anche per i concerti anche al coperto sfruttando il “Rescifina”. Penso ad un unico bando per la “Sport Valley” di San Filippo, in un anno l’erba sintetica al “Celeste”

Scuola, sport e spettacoli. Le tre “s” delle deleghe di Francesco Gallo. Fresco di nomina di vicesindaco, è stata l’ombra di Federico Basile durante tutta la campagna elettorale. Lo ha accompagnato anche nella crescita dello spessore politico, forte di un’esperienza maturata a cavallo di due repubbliche.
Sono giorni intensi per l’avvocato 55enne che già nel 2006 era stato assessore e che nell’agosto di due anni fa è stato tirato a bordo della squadra di Cateno De Luca. Prima il successo elettorale di Basile, poi la nomina a vicesindaco e quindi il concerto di Vasco Rossi per il quale si è parecchio speso.

«Penso che il mio merito principale, per quel che riguarda il ritorno della grande musica in città, sia stato quello di aver recuperato il rapporto con i promoter e in particolare con Carmelo Costa. I primi incontri sono avvenuti a Taormina per provare a ricucire quel legame che si era instaurato nel corso degli anni che poi si era interrotto. Due le difficoltà principali: una era legata al recupero della fiducia dopo lo strappo di tre anni fa, l’altro era quello del bando per lo stadio. Avremmo rischiato di aver un interlocutore diverso dal Comune proprio poche settimane prima dell’evento». E invece Messina si è goduta il Komandante e tutto il “circus” che porta in dote un evento di questo genere. «Questi grandi eventi sono un’opportunità e non un problema. Invece, in passato, al Comune ho notato che si badava più alle responsabilità che ai vantaggi per la città. Adesso Messina viene riconosciuta come una città che può ospitare concerti di ogni tipo. Alle prime uscite Vasco Rossi saliva sul palco e diceva “Ciao Sicilia” ora dice “Ciao Messina” è anche questo è un segnale. In termini economici possiamo dire che, per la prima volta, chi ha organizzato ha pagato cash quanto dovuto al Comune (un euro a biglietto, più un costo fisso, ndc) e non ha saldato invece in opere compensative. Questo perché si è lavorato prima per rendere lo stadio agibile.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia