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Messina e il “premio” conteso, l’opposizione non ci sta

Pd e FdI hanno presentato delle osservazioni sul metodo di assegnazione

Per la prossima proclamazione occorrerà attendere almeno una decina di giorni. Dopo quella del sindaco di ieri, a fine mese toccherà anche ai 32 consiglieri poter avere la formalizzazione del loro risultato e chiudere la fase di attesa post elettorale. E occorrerà attendere sempre una decina di giorni anche per avere certezze sul tema del premio di maggioranza ad appannaggio delle liste collegate al sindaco eletto.

La vicenda ha assunto il connotati del caso giuridico dopo che per due giorni si sono rincorse interpretazioni di vario genere sulla lettura dei diversi testi normativi che regolamentano questa questione. Chi ha perso la corsa alla poltrona di sindaco non vorrebbe peggiorare la propria situazione e ha preparato una serie di note cautelative per cercare di scongiurare che il 60% dei seggi vada a Sicilia Vera. Sono state presentate ieri al Seggio centrale presieduto dal giudice Corrado Bonanzinga.

Le due composizioni

Partiamo dalle certezze. Se il premio di maggioranza dovesse maturare dopo che verrà ultimato il lavori di verifica dei voti di lista e delle preferenze nelle 253 sezioni, i consiglieri che otterrebbero le tre liste di Basile sarebbero 20. Non 19 come verrebbe da pensare. Il 60% di 32, cioè del numero di consiglieri, è 19,2. Ma si deve arrotondare all’unita superiore perchè 19 consiglieri non raggiungerebbero la minima porzione del 60%, ma varrebbero qualche punto in meno e questo penalizzerebbe chi ha ottenuto il premio. Perciò se vi fosse il “bonus” 20 seggi andrebbero a Sicilia Vera, 7 al Centrodestra e 5 a Centrosinistra. Al contrario senza il premio la composizione sarebbe di 14 seggi a Basile e alle sue liste, 11 al Centrodestra e 7 al Centrosinistra.

Premio sì, premio no

La conquista del 60% dei seggi cambia la lettura del voto e anche il futuro degli equilibri politici all’interno dell’aula chiamata a fare da controllore alle attività amministrative. L’interpretazione dei più, delle poco chiare norme, è che per il computo del premio occorra considerare solo liste di tutte le coalizioni che hanno superato lo sbarramento del 5%. All’interno di questo gruppo di voti, calcolare il 40% e verificare se le tre liste di Basile lo hanno superato. Altra interpretazione prevede che le liste che hanno superato il 5% da prendere in considerazione sono solo quelle di Basile e vanno raffrontate con l’intero numero dei votanti. Con la prima interpretazione le tre liste avrebbero il 45% con il secondo il 32%.

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