Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A Messina si decidono le sorti dei prossimi 5 anni

Sono 192.072 i messinesi chiamati a scegliere il nuovo sindaco, i 32 consiglieri comunali, i sei presidenti e i 54 consiglieri delle Circoscrizioni

È il giorno delle otto schede colorate. Dei cinque candidati a sindaco. Delle 24 liste per Palazzo Zanca, dei 768 aspiranti consiglieri comunali (per 32 seggi), dei 783 concorrenti nelle sei Circoscrizioni (per eleggere sei presidenti e 54 consiglieri). Ed è anche il giorno di Montemare, questo sottovalutato Referendum, che adesso si è trasformato in realtà e che, ove dovessero vincere i Sì, determinerebbe la scissione di un terzo del territorio comunale. A questi numeri ovviamente si aggiungono anche i cinque quesiti legati ai Referendum nazionali sulla giustizia.
Giornata di passione civile, come dovrebbe essere ogni elezione, ma anche di vera e propria “passione”, intesa come “via Crucis” per presidenti di seggio e scrutatori che dovranno essere particolarmente bravi, perché il loro compito non si preannuncia facile. E sappiamo, anche alla luce dei precedenti, quali possono essere le conseguenze dell’ingolfamento della macchina elettorale. In questo caso, tutto rischia di essere ancor più complicato, perché si vota in un’unica giornata, dalle 7 alle 23, e saranno inevitabili le lunghe file ai seggi, qualunque sarà poi la consistenza del dato astensionistico. Astensionismo, e spopolamento (quasi 5mila elettori in meno rispetto alle Amministrative del 2018) sono due fattori che incidono pesantemente anche sul piano politico e sui principi fondanti della stessa democrazia.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia