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Per il Comune di Capo d’Orlando è la resa dei... conti. La minoranza attacca Ingrillì

Un disavanzo da ripianare che fa paura e un futuro assai incerto

Finalmente, dopo un’attesa infinita, in questa settimana la Giunta municipale del sindaco Franco Ingrillì dovrebbe approvare il rendiconto 2020 che, di fatto, con un disavanzo da ripianare di 43 milioni certificherà lo stato di pre-dissesto del Comune di Capo d’Orlando. Si pone così la parola “fine” ad una querelle che si trascina ormai davvero da troppo tempo.
Il passo successivo sarà quello del Piano di Riequilibrio ventennale che dovrebbe scongiurare il default.
Per la minoranza consiliare «l'amministrazione Ingrillì con l'approvazione del rendiconto 2020 certificherà il proprio fallimento politico-finanziario ed amministrativo causato dalla spregiudicata condotta in palese conflitto sia con i richiami della Corte dei Conti che dei Collegi dei Revisori dei Conti che si sono succeduti negli ultimi 2 trienni, nonché in contrasto con i rilievi dei consiglieri di "Operazione Verità”. Poi Mangano, Liotta, Gazia, Scafidi e Gazia aggiungono: «L'azione di governo, tecnicamente irresponsabile ed eticamente da censurare, ha esposto gli ignari consiglieri di maggioranza ad approvare, nel dicembre 2020 e 2021 i documenti finanziari in violazione delle normative che disciplinano gli equilibri di bilancio negli enti locali. A seguito dell'audizione, dei giorni scorsi, dell'amministrazione Ingrillì presso la Corte dei Conti, sventola la bandiera bianca su Palazzo Europa» .

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