Messina

Giovedì 05 Dicembre 2024

Capo d’Orlando, la minoranza ipotizza disavanzo choc

In attesa del piano di riequilibrio finanziario ventennale che l’Amministrazione Ingrillì si appresterebbe a proporre per evitare il dissesto finanziario, la minoranza consiliare denunciando i gravi ritardi nella predisposizione dei bilanci degli ultimi due anni, già ipotizza un disavanzo di almeno 30 milioni per il consuntivo 2020 che dovrebbe passare dalla Giunta in settimana. In particolare Renato Mangano capogruppo della minoranza, in un comunicato stampa, afferma: «Si confermano tempi lunghi per la definizione dei documenti finanziari non approdati in Consiglio e bloccati sulle scrivanie degli uffici impegnati a fare quadrare i conti nonostante l'assistenza di una sempre più nutrita pletora di esperti». Aggiunge poi che «a verifica ancora in corso, sembrerebbe che il disavanzo abbia già superato i 30 milioni di euro, come testimoniano i ritardi del Collegio dei revisori dei conti e dell'ufficio ragioneria nel riscontrare i reiterati ed articolati solleciti del gruppo CambiamoCapo». Secondo Mangano e i suoi colleghi Gazia, Liotta, Truglio e Scafidi «più passano i giorni e sempre più si avvicina l'orlo del precipizio per i cittadini orlandini in considerazione del fatto che i rilievi incontrovertibili della Corte dei Conti a cura del magistrato istruttore dottor Massimo Giuseppe Urso non lascerebbero margine di equivoco – sostengono i consiglieri d’opposizione – sulla superficialità dell'amministrazione Ingrillì e degli uffici che avrebbero trascurato le norme che disciplinano l'istituzione dei "Fondi di Accantonamento" nei vari documenti finanziari a seguito dei numerosi crediti di dubbia esigibilità, dei contenziosi con i fornitori di beni e servizi e degli obbligatori adeguamenti contrattuali per i dipendenti comunali» . Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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