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Messina, Maurizio Croce scopre le sue prime carte

Il candidato del centrodestra (Lega esclusa) avvia la sua campagna elettorale inaugurando il comitato. Siracusano (FI): «Orgogliosa della designazione in Giunta». Ci sarà anche Rella? E De Domenico incassa il sostegno dell’ex assessore accorintiano Cacciola

Il candidato del Centrodestra Maurizio Croce con Matilde Siracusano

È l’ultima candidatura ad essere annunciata (almeno per ora), perché la più complessa da “partorire”. E non perché siano mai esistite vere alternative al nome di Maurizio Croce, calato sul tavolo del Centrodestra fin dalla primissima riunione all’hotel Royal, ma perché i tormenti di una coalizione che altrove (da Palermo alla Regione) non riesce a trovare la quadra, hanno finito per incidere sulle dinamiche messinesi.

I “kingmaker” dell’operazione Croce, su tutti Beppe Picciolo e la famiglia Genovese, hanno fatto da subito all-in su Croce e hanno convinto facilmente Forza Italia, ma anche, strada facendo, l’Udc, Democrazia Liberale, “soffrendo” un po’ di più con Fratelli d’Italia, che di fatto solo a Messina, in questo momento, camminano a braccetto col resto del Centrodestra. Non è un caso, però, se la situazione si sia sbloccata definitivamente con “l’auto-eliminazione” dell’ipotesi Nino Germanà e la scelta di quest’ultimo di trasferirsi con armi, bagagli e simbolo leghista di Prima l’Italia in casa di Federico Basile e Cateno De Luca.

Ieri hanno ufficializzato il proprio sostegno a Croce anche la Dc Nuova di Totò Cuffaro, che a Messina è rappresentata, tra gli altri, da Pippo Previti («avevamo auspicato una scelta unitaria e comunque largamente condivisa, che oggi va però significativamente sostanziata da un comune e chiaro impegno programmatico»), e Noi con l’Italia, il gruppo che fa capo a Massimo Dell’Utri e Roberto Corona (e di cui fanno parte anche Pinella Aliberti, Pinuccio Puglisi e Marcello Greco). Perimetro chiuso? C’è ancora spazio per i “transfughi” della Lega, il gruppo Beninati, che non si riconosce nella decisione di Germanà e nel sostegno a Sicilia Vera.

Si parla di una lista a sostegno di Croce, con un curioso retroscena: potrebbe essere utilizzato il simbolo “Forza Azzurri”, legalmente detenuto da un altro Germanà, l’avvocato Igor. Resta da capire quale posizione assumerà, in queste settimane, il capogruppo della Lega all’Ars, Antonio Catalfamo, che con Beninati e soci aveva firmato il documento “anti-Germanà”, prima che il segretario regionale Nino Minardo ammettesse ufficialmente il placet di Salvini al patto con De Luca. Così come non è ancora chiaro cosa faranno gli Autonomisti, dopo la nota del deputato Di Mauro («siamo con Basile») di fatto smentita dal leader Raffaele Lombardo.

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