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Messina, il candidato di Sicilia Vera Basile: «Il mio vantaggio è poter continuare a fare bene»

«Ora il Comune si può permettere 300 assunzioni»

Federico Basile

Federico Basile, ritiene di aver già fatto una buona semina in queste settimane, partendo in anticipo rispetto ai suoi avversari?

Dal giorno delle dimissioni di De Luca non ci siamo mai fermati per dare un segno di continuità. L'azione politica passata è stata quella del governo del fare e quindi stiamo solo continuando quell'azione. Il mio vantaggio sugli avversari è proprio quello di poter continuare a fare quello che facevamo prima.

E quindi si sente in vantaggio anche sotto il profilo dei consensi?

No, perchè è una competizione anomala. Siamo ai primi di aprile e ancora non è chiaro chi siano i competitor. Di certo so che sono fra i pochi a conoscere i fatti amministrativi.

Franco De Domenico è già sceso in campo, se si guarda a sinistra un avversario lo trova.

La loro è una coalizione che riprende un modello nazionale, ma vedo contraddizioni interne. Avranno trovato elementi di contatto che dovremo scoprire. De Domenico, se lo hanno scelto, è perchè è la sintesi di tutto questo. Non temo i miei avversari, mi confronterò sui programmi e spero che la gente apprezzi il nostro cammino.

E del centrodestra cosa ci dice?

Giova ai giochi della politica nazionale e regionale quello a cui stiamo assistendo. Non giova certo alla città che rimane sospesa.

Avete già iniziato a incontrare i messinesi in strada, qual è la loro reazione di fronte alla sua candidatura?

Mi sto facendo conoscere come persona e loro possono capire come sono fatto dialogando con me. La gente vuole sentire cosa ne penso dei loro problemi e quanto “deluchiano” sia nel comportamento. Vogliono capire se sono uno nominato o sono uno come loro.

Quanto è difficile togliersi di dosso l'etichetta di essere “espressione” di De Luca?

Non lo vivo come un problema, come dico sempre voglio applicare il modello De Luca con il metodo Basile. Il vantaggio è che parlo con i risultati ottenuti in questi anni.

Avete in programma di presentare 5 liste, anche gli altri sono pronti a prepararne parecchie. E' questo il metodo per vincere? Avere molti candidati al consiglio dalla propria parte?

Il numero delle liste ha un valore per l'effetto trascinamento che ne consegue. Può essere un buon supporto per chi vuole vincere come me. Noi abbiamo 5 liste e cerchiamo altri candidati per aumentare il sostegno. Ma serve qualità non solo numeri. Ma mentre loro ragionano in termini di coalizione e ognuno guarderà alla propria parte, noi siamo più liberi.

Quando scoprirà il suo programma?

E' quasi completo ed è sulla scia della continuità. Un esempio? Abbiamo ottenuto 19 milioni di euro per l'area di Maregrosso nella zona dell'ex macello. Quel progetto è da proseguire e implementare. Per il resto le prime cose a cui vorrei dedicarmi sono la valorizzazione delle municipalità che devono diventare dei piccolo comuni con uomini dedicati e un peg dedicato. Potranno fare le loro gare d'appalto e le loro scelte. E poi c'è il tema dei concorsi. La rimodulazione del Piano di riequilibrio ci consente di far fronte alle esigenze di palazzo Zanca comprese le assunzioni. Ne servirebbero 300, fra amministrativi e agenti di polizia municipale. E grazie al nostro lavoro degli ultimi 3 anni lo possiamo fare.

Si vota il 12 giugno, l'ultima data utile.

Prima si vota e prima vinciamo.

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