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A Messina va in scena... il gioco dell’oca delle candidature

Si alternano passi avanti a frenate, ma nessuna decisione definitiva è stata ancora presa. Il centrosinistra si aggiorna a lunedì sera: fine settimana di sondaggi, poi verranno sciolte le riserve In casa centrodestra si lavora per una fumata bianca oggi pomeriggio, con Croce sempre in pole

Il Comune di Messina

Un ennesimo rinvio, un altro fine settimana senza decisione definitiva. Il centrosinistra si è dato altre 48-72 ore di tempo: il prossimo appuntamento è fissato per lunedì sera alle 21. Il tavolo della coalizione sembra uno di quei turni “spezzatino” che caratterizzano la nuova serie A di calcio: si aprono il venerdì pomeriggio e si chiudono il lunedì sera. Questo non vuol dire, però, che nel mezzo, tra il sabato e la domenica, non si giochino delle partite altrettanto importanti e decisive. Ed è quello che accadrà in questi giorni che separano il centrosinistra dal momento delle decisioni, stavolta non più rinviabile.
Ieri si è consumato un passaggio tutt’altro che formale o banale: è stato ribadito che la coalizione sarà questa e rimarrà compatta. Era già stato deciso? Vero, ma non era più scontato, perché troppi erano state, negli ultimi giorni, i mugugni dentro e fuori il famoso tavolo, troppi i riferimenti ad un percorso che doveva ormai essere archiviato da tempo, quello del campo “larghissimo”. Al punto che qualcuno aveva fatto intendere che, senza un vero chiarimento, si sarebbe anche potuto defilare.

Il “conclave” del centrodestra

Il conclave del centrodestra si riunirà oggi pomeriggio alle 18.30. Che dalla solita saletta dell’hotel Royal venga fuori una fumata bianca, però, è tutt’altro che scontato. Anche perché di scontato, in questa lunga partita pre-elettorale, non c’è nulla, a tutti i livelli. Il tavolo messinese sta provando a sganciarsi sia dalle dinamiche palermitane – la rischiosa linea del “tutti contro tutti” al primo turno per contarsi in vista del ballottaggio, inattuabile a Messina per la “variabile” De Luca-Basile – che da quelle dalla ancor più complessa partita per la regionali, frenata dal muro di incomunicabilità che divide, a livello nazionale, Matteo Salvini e Giorgia Meloni (il famoso faccia a faccia tra i due, più volte preannunciato, al momento non è nemmeno in programma).
Con il dossier Sicilia in stand-by, sembra farsi strada l’ipotesi che davvero Messina possa seguire un percorso autonomo. E in un percorso autonomo un nome “terzo” come quello di Maurizio Croce continua ad essere quello più trasversale. L’unica alternativa vera sul tavolo è quella di Nino Germanà: il deputato leghista vuole giocarsi la sua partita e vuole capire fino in fondo come andrà a finire, ritagliandosi il suo spazio anche per eventuali prospettive future.

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