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Messina, il commissario “resuscita” il Consiglio

Dopo oltre un anno di muro contro muro con l’ex amministrazione De Luca, da Santoro arrivano messaggi di «dialogo e confronto»

Il commissario Leonardo Santoro in aula, affiancato da Mirella Vinci e Francesco Milio

Dialogo. Confronto. Rispetto dei ruoli. Autonomia decisionale. Ma soprattutto «piena ed esclusiva responsabilità». Sono queste le parole chiave del primo faccia a faccia tra il commissario straordinario di Palazzo Zanca, Leonardo Santoro (con al fianco i sub-commissari Mirella Vinci e Francesco Milio), ed il consiglio comunale. Un faccia a faccia che arriva a poco più di un anno dall’ultimo, vero confronto tra l’ex sindaco Cateno De Luca e lo stesso Consiglio. Da allora – erano gli inizi di febbraio 2021 – il primo cittadino non partecipò più ai lavori d’Aula (la fase degli «asini volanti»), fatta eccezione per la fugace apparizione dedicata alla relazione sul terzo anno di mandato, quando furono i consiglieri ad abbandonare i lavori, sancendo lo strappo definitivo.
Questo la dice lunga su quanto attese fossero le parole del commissario nei confronti del consiglio comunale, dopo oltre un anno di muro contro muro dentro Palazzo Zanca. E le parole pronunciate da Santoro sono quelle che i consiglieri si attendevano, con qualche eccezione. «Il nostro è un mandato finalizzato in termini prioritari a condurre la città alla prima tornata elettorale utile, che ad oggi è quella del 29 maggio – l’esordio del commissario –. Un traghettamento della città, garantendo servizi adeguati ed evitando rallentamenti dell’ordinaria amministrazione».

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