C’è chi è già in campagna elettorale (Cateno De Luca con Federico Basile); c’è chi ha il nome “in canna”, ma deve prima trovare una complessa quadra a livello regionale (Forza Italia con Matilde Siracusano); e c’è chi, invece, rischia di arrivare in ritardo ad un appuntamento in cui la tempistica, spesso e volentieri, si rivela più decisiva dei nomi. Il centrosinistra, infatti, continua a tergiversare, prendendosi altro tempo prima di arrivare ad una strategia definitiva in vista delle Amministrative. Spetta al Partito Democratico il ruolo di collante tra le varie anime di una coalizione che, ad oggi, non ha certezze. Non c’è certezza sulla modalità di scelta del candidato (primarie o condivisione a monte?), non c’è certezza nemmeno sul perimetro della coalizione stessa, perché c’è ancora chi lancia sguardi ammiccanti verso altri lidi, la grande e indefinita area dei moderati, anche nella sponda che pende più verso il centrodestra. Venerdì il Pd è tornato a riunirsi, ancora una volta in modalità telematica, senza arrivare ad una sostanziale svolta rispetto ai precedenti momenti di confronto. Se da un lato c’è chi prosegue con i sondaggi “esterni”, sognando un campo largo che, ad oggi, è più una suggestione che un’ipotesi concretizzabile nell’immediato (non è un mistero che ci sia Pietro Navarra in testa a questa scuola di pensiero), dall’altro non sono pochi coloro i quali temono di perdere per strada quanti, invece, sono stati compagni di viaggio, in questi mesi, nella sede politica di quella piattaforma chiamata “Spazi di confronto” e che, sulla carta, rimane la base di partenza della coalizione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina