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Messina, centrosinistra in stallo. Art.1: «Da De Luca l’ultima sceneggiata»

Michele Ainis

Anche il centrosinistra, ora, deve giocoforza accelerare. Da settimane si va avanti tra incontri ufficiali, altri un po’ meno, caffè lunghi e chat bollenti, ma di fatto una quadra non si è trovata. E il tempo stringe. Per le primarie, anzi, secondo molti si è ormai fuori tempo massimo. Il rischio di una guerra di logoramento interna è troppo alto. Senza contare che ad una delle componenti chiave della coalizione, il Movimento 5 Stelle, le primarie non sono mai andate giù. I pentastellati il proprio nome lo hanno proposto da tempo e quello rimane: Valentina Zafarana. Se passo indietro deve essere, ne deve valere la pena. Insomma, ci vuole il nome “altro”, che metta tutti d’accordo. Quello di Felice Calabrò, da questo punto di vista, continua a generare malumori, specie nell’ala più a sinistra. Ecco perché c’è chi continua parallelamente a muoversi con varie “consultazioni”, su tutti il deputato Pietro Navarra. In agenda sono spuntati nomi di spessore, fuori dalla logica di partito e, per questo, considerati potenzialmente digeribili da tutti: da Michele Ainis (da cui non sarebbe arrivato un no secco) all’ex questore Carmelo Gugliotta, fino al viceprefetto Filippo Romano (già ex commissario della Provincia). La sensazione è che le prossime due settimane si riveleranno quelle decisive.
Intanto l’ultima notte di De Luca sindaco sollecita l’ennesimo affondo di Articolo Uno: «L’ennesima sceneggiata sulla pelle di una città ormai stanca – la definisce il segretario provinciale Domenico Siracusano –».

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