Al termine di una "maratona" consiliare con dibattito di oltre 4 ore, il Civico consesso ha approvato l'adozione del regolamento comunale per lo svolgimento dei referendum comunali. L'argomento era stato posto all'ordine del giorno già da tempo, su proposta dell'opposizione, ed è stato adesso esitato dall'assemblea all'unanimità, col voto favorevole di entrambe le parti politiche di Palazzo dei Giurati. Il voto favorevole alla delibera si è concretizzato dopo una mediazione tra maggioranza e opposizione, con l'Amministrazione che ha portato in aula un maxi-emendamento con 24 modifiche al testo del regolamento presentato dalla minoranza. Proprio l'opposizione ha inteso proporre questo regolamento guardando alla possibilità di richiedere un referendum sulla discussa "rivoluzione" della viabilità che ha interessato Taormina dall'8 marzo del 2021 e che ha scatenato polemiche soprattutto per l'avvenuta istituzione del senso unico sulla Circonvallazione. Inizialmente, tra le varie modifiche proposte dai consiglieri di maggioranza, si prevedeva di emendare il regolamento con l'impossibilità di effettuare un referendum, cioè una consultazione popolare con cittadini, nell'anno antecedente alle elezioni comunali. A Taormina si vota, infatti, nella primavera del 2023 e manca quindi soltanto poco più di un anno al ritorno alle urne. Alla fine si è arrivati ad un sub-emendamento finale, condiviso anche dall'opposizione, in base al quale il referendum popolare "non può essere indetto nei 6 mesi precedenti al turno elettorale per il rinnovo ordinario del Consiglio e per elezione del sindaco".
Adesso, dopo l'avvenuta approvazione del regolamento comunale che disciplina la questione, già le prossime settimane potrebbero portare al tentativo dell'opposizione di far indire un referendum sulla viabilità che, in ogni caso, potrebbe tenersi entro e non oltre il 1 gennaio 2023. Per arrivare al referendum serviranno i numeri in Consiglio comunale, dove sarebbe necessaria una maggioranza qualificata di almeno 8+1 consiglieri, la metà più uno cioè dei 16 consiglieri (11 di maggioranza e 5 di minoranza). Nulla si può escludere anche perché in questa fase ci sono alcuni "mal di pancia" all'interno dell'aggregazione di governo con alcuni consiglieri che hanno palesato i propri malumori e anche l'avvicinarsi delle elezioni potrebbe portare ad un rimescolamento delle "carte" con delle posizioni che potrebbero cambiare in corsa. Tra l'altro, anche la maggioranza stessa ha rimarcato in Consiglio che "nessuno vuole togliere la parola ai cittadini". La richiesta di un referendum è stata avanzata in città, in particolare, dal gruppo dei "Movimentati per Taormina", guidato dall'ex liquidatore di Asm, Cesare Tajana e c'è già stata anche una raccolta di firme sull'ordinanza della discordia. Da qui è poi partita la proposta dell'opposizione, che ora vuole arrivare al referendum e sottolinea che "le 700 firme già depositate non possono non essere tenute in considerazione".
Caricamento commenti
Commenta la notizia