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Messina, De Luca: «Ho chiuso le situazioni debitorie più difficili»

Il sindaco al lavoro sui conti di Palazzo Zanca

«Un altro sabato, un’altra intera nottata trascorsa sulle carte, per rispondere ai rilievi della Corte dei Conti. Milioni di euro di debiti che risalgono anche ai primi anni Novanta! È stato un latrocinio politico-contabile, per il quale non ha pagato nessuno. E oggi sono io che ci sto mettendo la faccia, per salvare il Comune da quel dissesto per cui c’è chi fa il tifo, come se fosse legittimo, per colpire De Luca, mandare in rovina la città...». Il sindaco sta chiudendo il suo mandato come lo aveva iniziato, sommerso da numeri e cifre. Allora, nell’estate-autunno 2018, si lavorava al “salva Messina”, ora la partita è ancor più delicata, perché stavolta si è entrati nella fase decisiva, come i tempi supplementari di una finale, e bisogna convincere l’arbitro (la Corte dei Conti) che la gara non è stata “truccata”, che si è ereditata una situazione disastrosa ma che il Piano di riequilibrio economico-finanziario è serio, solido, credibile e, soprattutto, efficace.
«Sto cercando in queste ore di chiudere le ultime posizioni debitorie più importanti – sottolinea Cateno De Luca – per presentarci alla Corte dei Conti con le carte più in regola possibile. Sarebbe stato utile avere anche il bilancio di previsione 2022-2024 approvato mentre, invece, giace in Consiglio comunale da quasi due mesi. Io lavoro per evitare il dissesto finanziario di Messina e gli “asini volanti” bloccano tutto in Aula per ripicca personale, danneggiando così la città. Menomale che questo logoramento, causato dagli sfascisti a fondo perduto, sta ormai finendo».

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