«La cosa che più mi ferisce è vedere strumentalizzati perfino i bisogni dei minori per ragioni puramente politiche. Lavoriamo 24 ore su 24 sul campo, offriamo risposte e cerchiamo di potenziare ogni giorno di più la capacità dell’Ente locale di venire incontro alle innumerevoli esigenze sociali di una città con tanti problemi, e invece, per far la guerra al sindaco De Luca, c’è chi fomenta polemiche insussistenti».
Rompe il silenzio, l’assessora Alessandra Calafiore, che negli ultimi tempi non aveva voluto replicare direttamente ai rilievi critici mossi dal Garante per l’Infanzia, il dott. Angelo Fabio Costantino, e alle accuse lanciate da alcuni consiglieri comunali. Ma adesso, come scriviamo in questa stessa pagina, il fatto che sia sorto un “caso Messina”, sul quale ha acceso i riflettori l’Ars, induce l’esponente dell’Amministrazione comunale «a difendere l’operato di chi lavora sul fronte dei Servizi sociali, e non comodamente seduto alla tastiera di un computer, dietro una scrivania».
La “guerra” va avanti da tempo ma c’è stato un momento particolare, coinciso con la Giornata mondiale dell’Infanzia dello scorso 20 novembre. In quell’occasione, si è svolto un incontro all’Università, promosso dal Garante per l’Infanzia, e al quale l’Amministrazione comunale non ha partecipato. Su quell’episodio il consigliere del Pd Alessandro Russo, richiamando anche le dichiarazioni dello stesso Garante, ha presentato un’interrogazione, denunciando carenze e disfunzioni delle Politiche sociali della Giunta De Luca.
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