«Con la paventata chiusura della Biblioteca del Gabinetto di Lettura di Messina rischiamo di perdere un inestimabile patrimonio storico culturale della nostra città, che conta oltre 50 mila libri ed anche alcuni rarissimi reperti del 1500. Proprio per questo ho presentato un emendamento alla Legge di Bilancio che prevede lo stanziamento di 100 mila euro per gli anni 2022, 2023 e 2024 per provare a salvare l'antica istituzione culturale». Lo ha affermato, in una nota, il senatore Grazia D'Angelo (M5S). «In particolare, queste somme verrebbero stanziate da un apposito fondo del Ministero della Cultura, allo scopo di salvaguardare il Gabinetto di Lettura fondato nel 1839 e riaperto nel 1860 da Giuseppe la Farina. Questa Biblioteca è seconda per tradizione e ‘anzianità’ in Italia solo al Gabinetto Vieusseux di Firenze, fondato nel 1820, che fu diretto, tra gli altri, anche da un giovane Eugenio Montale, tra il 1929 e il 1938. Non possiamo rischiare di vedere disperso - ha proseguito D'Angelo - questo patrimonio vincolato dalla Soprintendenza della Regione Siciliana: i volumi della Biblioteca rischiano, infatti, di essere venduti per sanare i debiti della associazione che li ha in gestione, causati dai costi dell’affitto della struttura di via Ettore Sacchi che li ospita e che era di proprietà del Comune di Messina. Ringrazio soprattutto i Consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle Cristina Cannistrà, Andrea Argento e Giuseppe Fusco che, in queste settimane, si sono attivati per accendere i riflettori sulla questione, attraverso una serie di incontri con i soci del Gabinetto di lettura. Nei prossimi giorni effettueremo insieme un sopralluogo nei locali del Gabinetto di Lettura per incontrare i rappresentanti della Associazione. Messina non può permettersi di perdere questo tesoro». I consiglieri comunali M5S, Cristina Cannistrà, Andrea Argento e Giuseppe Fusco, aggiungono: “Riteniamo inaccettabile che si sia arrivati a questa complessa situazione che merita urgentemente di essere affrontata per fare chiarezza. Proprio per questo, abbiamo chiesto la sua trattazione in Commissione Comunale Cultura”.