Si fa sempre più incerta la corsa alla futura sindacatura di Taormina. L'opposizione, infatti, fatica a tenere insieme i vari "big" dello schieramento che vorrebbe contrapporsi all'esecutivo in carica, così si potrebbe presto aprire un nuovo fronte che allargherebbe il campo ad una terza candidatura nella sfida al governo della città. La compagine di opposizione vede ai posti di comando Salvo Cilona, Antonio D'Aveni, Bruno De Vita, il rientrante Eligio Giardina (ex primo cittadino di Taormina) e Andrea Raneri. Ma proprio Raneri, ex presidente del Consorzio Rete Fognante e già vicesindaco della Giunta Giardina, starebbe riflettendo se proseguire su questo percorso o se, invece, chiamarsi fuori da un progetto politico - alternativo all'Amministrazione in carica - che sinora non riesce a decollare. Sempre su questo fronte ci sono altre posizioni che bisognerà vedere se saranno convergenti o se invece porteranno alla formazione di ulteriori schieramenti. In particolare Eddy Tronchet, già candidato sindaco nel 2018 (allora con il M5S, che ha poi lasciato), aveva evidenziato, a suo dire, «la necessità di evitare che vi siano tre candidati per non favorire la riconferma della maggioranza attuale». Il vero sprint per la corsa al voto potrebbe partire solo dopo le Regionali del prossimo autunno ma proprio l'attuale Amministrazione attende gli sviluppi della situazione e qui servirà ancora tempo per arrivare alla soluzione definitiva della scelta del candidato sindaco, dove in questo caso sono in corsa il sindaco Mario Bolognari e il leader del tavolo politico di maggioranza, Mario D'Agostino. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina