Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Interventi al seno a Messina, "Troppe stranezze. Vicenda politica"

Franco De Domenico

La vicenda è soprattutto politica. La famigerata “politica sanitaria”. Ma ci sono le strade per trovare soluzioni tecniche. Anche perché, almeno sulla carta, quando si parla di sanità dovrebbero essere queste ultime, a prevalere. Ad intervenire sullo stop agli interventi chirurgici al seno al Policlinico è Franco De Domenico, segretario cittadino del Pd, ex deputato regionale, ma anche ex direttore generale dell’Università. Pochi dubbi, per l’ex parlamentare: «la gestione della sanità in Sicilia è, purtroppo, permeata da scelte politiche che si tenta di mal celare con improbabili cornici tecniche». De Domenico sottolinea «come la sanità messinese continui a subire un progressivo depauperamento a favore di quella catanese e palermitana, depauperamento che ho cercato di fronteggiare e limitare durante la mia permanenza in Commissione Sanità all’Ars, convinto che il diritto alla salute debba essere difeso senza distinzioni di appartenenza politica, a maggior ragione dopo la crisi pandemica». Il caso Policlinico, secondo il segretario cittadino del Pd, è paradigmatico: «Per istituire la rete delle Breast Unit senologiche viene commissionata una indagine conoscitiva (gennaio 2019), quindi una site visit (novembre 2019) di una commissione regionale (presieduta guarda caso da un medico catanese) che rileva per il Policlinico di Messina (31 gennaio 2020) una serie di criticità, riscontrate dal direttore generale dell’epoca (febbraio 2020). Prima stranezza, nella medesima data delle contestazioni, quindi senza possibilità di controdedurre, veniva emanato il decreto assessoriale n. 49 con la quale veniva istituita la rete delle breast unit (15 sedi di cui 13 sotto monitoraggio), dalla quale il Policlinico di Messina veniva escluso. Viceversa, venivano inclusi per Messina, seppure sotto monitoraggio, il Papardo e l’ospedale di Taormina, e ben 4 presidi di Catania. Inoltre, con decreto 501 del 10 maggio 2021, Catania acquisiva il quinto centro con lo Iom». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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