L’ultima tendenza giallorossa è il “modello Caltagirone”, che a Santa Teresa di Riva potrebbe evolversi nella versione 2.0, in vista delle elezioni amministrative del 2022. Partito democratico e Movimento Cinque Stelle hanno avviato, infatti, da qualche settimana delle “prove tecniche” di coalizione e adesso si è aggiunto anche Articolo 1, per cercare di costruire un’alternativa al governo cittadino in carica. Dialogo a tre aperto venerdì sera a cena, con il Pd rappresentato dal segretario provinciale Nino Bartolotta, da quello cittadino Angelo Casablanca, dal consigliere comunale Antonio Scarcella e dal membro del direttivo Carmelo Maccarrone, il M5S con la senatrice Grazia D’Angelo, Antonio Brunetto, Sebastiano Bernava e Articolo 1 con il segretario provinciale Domenico Siracusano.
Il Pd vuole dettare la linea provando a costruire una formazione di centrosinistra, perché Casablanca respinge l’idea di creare coalizioni civiche, ritenendo che in passato non abbiano funzionato, tanto da aver parlato di recente di «civismo d’occasione elettorale»: una strada che, però, anche all’interno del suo partito non tutti ritengono sia quella giusta per poter essere competitivi e tra una pizza e un amaro sono emerse visioni differenti tra i convitati.
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