Sta per volgere al termine l’esperienza amministrativa del sindaco Mauro Aquino, alla guida della città di Patti dal 2011. Dopo due mandati consecutivi il 45enne avvocato pattese si appresta a lasciare il più alto scranno di Palazzo dell’Aquila e a cedere la fascia tricolore a chi, tra i cinque candidati sindaco, riuscirà ad ottenere il mandato degli elettori pattesi chiamati alle urne il 10 e l’11 ottobre per votare il rinnovo delle cariche amministrative.
- Sindaco, dopo 10 anni al timone della città si appresta a riconsegnare la fascia tricolore. Cosa si porta dietro da questa lunga esperienza da sindaco di Patti?
«Mi porto dietro l’aver avuto la possibilità di confrontarmi con tantissima gente, non solo con i cittadini. E di aver ricevuto la stima e l’affetto dei pattesi, compresi gli incoraggiamenti che non mi sono mai mancati e gli insegnamenti delle persone più adulte. Mi ha molto arricchito anche il confronto con gli amministratori degli altri comuni. Resta la gioia di aver potuto lavorare giornalmente per far crescere la comunità, per far star meglio i miei concittadini, e quindi anche me stesso, i miei figli e la mia famiglia».
- Amministrare una comunità non è semplice. La soddisfazione più importante in termini di risultati?
«Non vorrei legarla ad un’opera in particolare. Sono soddisfatto di aver dato, ritengo, un’anima a questa città che forse si era smarrita; di aver indicato una direzione: quella di uno sviluppo sostenibile orientato alla crescita turistica e imprenditoriale della città. E di aver lanciato un segnale che forse dovrà essere colto appieno nei prossimi anni: quello che non bisogna piangersi addosso, ma che al contrario bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. Questo ho notato in tantissimi giovani e credo che se Patti Marina è profondamente cambiata, e se il centro storico sta cominciando a cambiare, è proprio perché molti giovani hanno compreso questo messaggio e l’hanno messo in pratica».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia