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Messina, obiettivo Bandiera blu (e non solo)

Cosa prevede il Piano di utilizzo del Demanio marittimo, in discussione in consiglio comunale

Il litorale di Maregrosso a Messina

La prima votazione è avvenuta ieri in commissione Urbanistica, ma come ormai sempre più spesso accade, a causa della conclamata guerra tra parte del consiglio comunale e Amministrazione, è andata a vuoto. Nei prossimi giorni, però, l’Aula dovrà analizzare, per il “vero” voto, uno degli strumenti di pianificazione chiave del Comune, una sorta di Piano regolatore delle spiagge: il Pudm, acronimo che sta per Piano di utilizzo del Demanio marittimo. Un documento che ha un grande obiettivo, tra gli altri: ottenere la Bandiera blu, vero e proprio chiodo fisso del sindaco Cateno De Luca, che questo risultato lo aveva già raggiunto nel ben più ridotto litorale di Santa Teresa di Riva. Il Pudm, si legge nella relazione generale, «è principalmente uno strumento programmatorio, che consente di pianificare e disciplinare le attività legate all’uso della spiaggia, allo scopo di perseguire un uso sostenibile e razionale del sistema costiero».

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