«Vorrei rassicurare la vicesindaca Previti che nel Pd di Messina non c’è alcuno sconforto, anzi, c’è unità d’intenti e consapevolezza nel proseguire la linea politica del congresso provinciale, confermata anche da quello cittadino che ha eletto segretario Franco De Domenico, e che vuole il Pd alternativo all’attuale governo della città». Il segretario provinciale del Pd, Nino Bartolotta, mette i puntini sulle “i”, e “rivendica” il ruolo di opposizione. Senza quelle ambiguità che, giocoforza, sono sorte dopo l’incontro di Pedara tra Cateno De Luca e il segretario regionale Anthony Barbagallo.
Bartolotta cita proprio le parole di Barbagatto: «Il Pd è uno. Dal Trentino a Lampedusa». E aggiunge: «Anche da Palermo a Messina; e se “abisso” c’è, questo marca la lontananza tra noi e De Luca e non certamente tra il Pd locale e quello regionale come la Previti, gratuitamente e strumentalmente vuol far credere». Non è piaciuto a Bartolotta (ma nemmeno ad altri esponenti del Pd e delle realtà politiche da mesi hanno aperto un dialogo coi Dem) l’intervento della vicesindaca Carlotta Previti: «Stia serena – sottolinea –, non è certamente il Pd di Messina che vuole impedire la candidatura alla presidenza della Regione di De Luca, anzi politicamente la ritengo una scelta condivisibile e quasi obbligata per dare prospettiva al suo progetto e ai suoi elettori, ma, almeno personalmente, la ritengo incompatibile con il mio modo di pensare a un progetto politico del Pd e del centrosinistra, anche se allargato al civismo e a forze politiche moderate».
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