Ci sono scuole nuove e “vecchie” da mettere in sicurezza. Asili nido e spazi per lo sport nei quartieri. Palestre, il restyling dei mercati rionali e la valorizzazione di Forte Gonzaga. Sono tutti gli interventi che il Comune fa confluire nel Piano di Sviluppo e Coesione della Città metropolitana di Messina, i cui termini per la realizzazione degli stessi sono stati prorogati al 31 dicembre 2022. Di cosa si tratta? Il Fondo Sviluppo e Coesione (l’acronimo è Fsc) è stato definito con la Legge di stabilità 2015 e copre un periodo di programmazione che va dal 2014 al 2020. È la “cassaforte” contenente i 332 milioni di euro che finanziano il Patto per la Città metropolitana di Messina, sottoscritto nell’ottobre 2016 tra gli allora sindaco e presidente del Consiglio dei ministri, Renato Accorinti e Paolo Gentiloni. La città di Messina beneficia di circa 102 milioni di euro, rispetto a quel tesoretto, somma che poi è arrivata a sfiorare i 108 milioni dopo una prima rimodulazione, effettuata nel 2018. Altri 3 milioni sono stati aggiunti nel 2019, per la costruzioni di tre asili nido.
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