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Messina, il "caso" Tringali e la relazione mai consegnata. Interdonato: "Cosa farà il sindaco adesso?"

Sul caso del compleanno “festeggiato” nella scuola da lei diretta esiste invece un accertamento eseguito dalla polizia municipale, su input proprio del sindaco e dell’assessore Musolino, come risulta da un fascicolo consegnato ad un altro consigliere comunale che aveva sollevato alcuni punti, Salvatore Sorbello

Laura Tringali

L’assessore all’Istruzione Laura Tringali non ha mai consegnato al sindaco De Luca una relazione scritta sul caso del compleanno “festeggiato” nella scuola da lei diretta, l’istituto Antonello. È quanto emerge dalla nota di risposta dell’ufficio di gabinetto del sindaco, trasmessa dal segretario generale, al consigliere di Sicilia Futura Nino Interdonato, il quale aveva effettuato un accesso agli atti, segnalando all’assessorato regionale Enti locali di non aver ricevuto nulla.

Oggi si scopre che in effetti non esisteva nulla, nonostante il sindaco De Luca, per calmierare le polemiche sorte in seguito alla vicenda e alle dichiarazioni della Tringali, avesse detto pubblicamente di aver richiesto entro un paio di giorni una dettagliata relazione. Quella relazione non esiste, esiste invece un accertamento eseguito dalla polizia municipale, su input proprio del sindaco e dell’assessore Musolino, come risulta da un fascicolo consegnato ad un altro consigliere comunale che aveva sollevato alcuni punti, Salvatore Sorbello. Dopo quell’accertamento (dagli esiti vaghi), il sindaco e l’assessore Musolino hanno trasmesso tutti gli atti alla Procura.

“Il 7 Marzo - precisa il vicepresidente del consiglio comunale Nino Interdonato - sono scaduti i termini, entro i quali l’assessora Tringali avrebbe dovuto consegnare la famosa relazione sui fatti del pranzo di compleanno svoltosi all’interno dell’istituto Antonello, relazione richiesta dal sindaco De Luca. Il 10 Marzo ho chiesto ufficialmente la relazione all‘ufficio di gabinetto del Sindaco, ma la mia richiesta di accesso agli atti non è stata mai esaudita e probabilmente non si aspettavano che il 24 marzo denunciassi l’increscioso episodio all’Assessorato regionale alle autonomie locali.
L’Assessorato, riscontrando le mie richieste, il 31 marzo ha diffidato il Comune nel produrre apposita relazione sui fatti entro 30 giorni. La relazione ovviamente non è stata prodotta.
Quindi solo dopo la mia richiesta all’assessore Zambuto di invio degli ispettori regionali del 3 maggio, gli uffici comunali hanno attestato che i documenti che ho richiesto non sono mai stati prodotti dall’assessore Tringali. A questo punto sorgono spontanee due domande:
cosa farà il sindaco adesso? Continuerà a tenersi in Giunta un assessore che se ne infischia delle sue direttive?”.

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