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Messina, ora si attende il “sì” della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio

Lo scenario dopo l’approvazione del Piano di riequilibrio del Comune da parte della Commissione ministeriale

La Corte dei conti di Palermo

Le ombre del “default” si sono allontanate dall’orizzonte di Palazzo Zanca ma non si sono ancora del tutto dissolte. L’ultimo passaggio, quello decisivo, è ancora da compiere, cioè il via libera da parte della Corte dei Conti siciliana, ma è evidente che l’approvazione del Piano di riequilibrio economico-finanziario che era all’esame della Commissione di stabilità finanziaria per gli enti locali è un passo avanti importante, oltre che atteso da quasi un decennio.
E all’indomani del nulla osta del ministero dell’Interno, il sindaco Cateno De Luca si toglie qualche “sassolino” dalla scarpa. Il bersaglio sono i rappresentanti del movimento Cinque Stelle, che ieri hanno espresso soddisfazione alla notizia data dal sottosegretario Carlo Sibilia, anch’egli del M5S. «Volevano il dissesto finanziario, hanno definito una vergogna il pacchetto di proposte della Giunta e hanno chiamato il “salva Messina” l’”ammazza Messina”. Hanno votato contro il Piano di riequilibrio, mi hanno attaccato ogni giorno, e adesso esultano. Ora, per carità, solo i cretini non cambiano idea, ma non dovrebbe esserci un limite alla vergogna?». De Luca ricorda quei mesi “blindati” dell’estate 2018, vissuti notte e giorno nelle stanze del ragioniere generale, a controllare voce per voce tutti i capitoli di bilancio, tutti i debiti, ogni residuo.

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