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Sindaco dimissionario a Messina, i sindacati: "Va solo a caccia di consenso"

"Alimenta tensioni e confusione, nessuna auto-critica sul maxi-assembramento che lo vide protagonista lo scorso 8 dicembre in occasione dell’accensione dell’albero di Piazza Cairoli" dicono i rappresentanti di Cgil e Uil

“Mentre la sanità messinese esplode, mancano i posti letti ed emergono nella loro drammaticità le nefaste conseguenze della pessima ed inadeguata gestione dell’Asp da parte del suo massimo vertice, il sindaco fintamente dimissionario di Messina De Luca si esibisce in dirette social che hanno solo l’obiettivo di recuperare un minimo di consenso dopo il totale crollo del già minimo gradimento avvenuto a seguito dell’emanazione della cervellotica ordinanza, poi ritirata, avvenuta qualche giorno fa” lo hanno affermato Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.

“Lo ribadiamo con la forza dei fatti: il sindaco fintamente dimissionario De Luca manifesta, ogni giorno di più, l’assoluta mancanza di una cultura istituzionale e di un rispetto per l’alto ruolo istituzionale ricoperto. L’ennesima sceneggiata delle finte dimissioni e del diktat “o io o La Paglia” rappresenta il modo migliore per mantenere lo status quo e per garantire sine die la permanenza dell’inadeguato Direttore generale dell’Asp nel suo ruolo. La grave emergenza sanitaria e la pandemia non consentono alibi. In questa complicatissima fase, Messina merita ben altro e i cittadini pretendono azioni amministrative caratterizzate dall’unità di tutti gli attori istituzionali e finalizzate all’esclusivo bene complessivo della popolazione e dei lavoratori.

Invece, il sindaco fintamente dimissionario De Luca non fa auto-critica sul maxi-assembramento che lo vide protagonista lo scorso 8 dicembre in occasione dell’accensione dell’albero di Piazza Cairoli e prosegue nella sua trita azione divisiva e, fra l’altro, decisamente autolesionista: aggredisce chiunque non la pensi come lui, dileggia i lavoratori e il mondo del lavoro, attacca ancora una volta i giornalisti e la libertà di stampa ai quali esprimiamo incondizionata solidarietà, minaccia ritorsioni contro esasperati cittadini ed operatori economici e, come se non bastasse, si inventa sedicenti complotti a suoi danni.

Insomma, evita di prendere atto della totale impopolarità che caratterizza la sua gestione amministrativa e non pensa di operare per dare risposte concrete a questa pesantissima crisi che sta vivendo il territorio. Adesso basta! Il momento è troppo serio per inseguire show o giochetti sulla pelle degli incolpevoli cittadini di Messina” hanno concluso Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.

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