Non ci sono più ordinanze sulle scuole per il semplice fatto che quanto riguarda la ripresa delle lezioni in presenza era già stato stabilito nel precedente provvedimento. E, dunque, seppur in ordine sparso, riprendono le attività negli Istituti dove non si sono riscontrate criticità tali da richiedere disposizioni “ad hoc”. Il sindaco De Luca lo ha detto ieri sera, ripercorrendo le vicende delle ultime settimane e anche su questo fronte non risparmiando strali nei confronti dell’Asp, ma anche del Provveditorato agli studi. «È stato chiesto espressamente al Comune, alla fine di ottobre, di chiudere le scuole – afferma il sindaco – perché l’Asp ammetteva che la situazione le era sfuggita di mano, non era in grado di fare il tracciamento dei contagi. Abbiamo chiuso, poi riaperto, ma non è cambiato nulla, il commissario Covid non sapeva neanche quanti fossero i positivi in ambito scolastico, l’Asp non aveva idea di come fosse la situazione. Il panico non l’ho generato io ma chi è deputato ai controlli e non può, non vuole o non sa farli, e non è condizione di stilare i bollettini quotidiani, non sa dare risposte alle famiglie». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina