Messina

Sabato 27 Aprile 2024

Messina, in Consiglio non passa la mozione di modifica all'ordinanza anti-Covid

Dopo oltre tre ore di dibattito e l’approvazione a larga maggioranza di un emendamento e due sub-emendamenti, si conclude con un nulla di fatto la seduta del consiglio comunale di Messina dedicata alla mozione con cui si chiedeva di modificare l’ordinanza anti-Covid del sindaco. Decisiva, proprio al momento della votazione finale, la fuoriuscita dall’aula di due consiglieri di LiberaMe, Biagio Bonfiglio e Nello Pergolizzi, nonostante poco prima fosse stato votato un emendamento a firma proprio di LiberaMe e proposto dal collega di gruppo (che infatti è rimasto in aula) Massimo Rizzo. Una mossa che ha fatto cadere il numero legale, sotto gli occhi del sindaco Cateno De Luca, intervenuto solo nelle battute finali per ribadire che “se le condizioni che mi hanno portato ad emanare quell’ordinanza non saranno mutate, io andrò avanti”. Nulla da fare dunque, almeno per oggi, rispetto per la mozione proposta dal Pd nei giorni scorsi e sottoscritta già prima di oggi da 19 consiglieri, “limata” anche con alcune modifiche emerse durante la seduta. Queste, nello specifico, le proposte che erano state avanzate: chiusura degli esercizi commerciali alle 20 e non più alle 19; asporto consentito fino alle 22 anche nei giorni feriali (e non fino alle 19); eliminazione del divieto di ricevimento dei clienti negli studi professionali dopo le 19 (introducendo un’apposita autocertificazione); valutazione della convenienza di chiudere alcune piazze della città, quelle solitamente più “popolate” del centro; eliminazione del divieto di stazionamento, lasciando nell’ordinanza solo quello di assembramento previsto già dal Dpcm; applicazione alle scuole (è questa una delle novità più importanti introdotte dall’emendamento Rizzo) delle stesse regole previste per le zone arancioni, valutando caso per caso la situazione in ogni plesso scolastico, tenendo conto dei report di Asp e altri organi, e chiedendo l’intervento delle autorità regionali e nazionali “qualora dovessero registrarsi inadempienze anche parziali della locale Asp”. Proposte che, per il momento, rimarranno solo sulla carta.

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