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Regione siciliana, 20 milioni per dispersione scolastica e povertà educativa

È stato istituito un gruppo di lavoro, realizzato d’intesa tra l’assessorato regionale e il ministero dell'Istruzione, insieme con l’Ufficio scolastico regionale, per l'elaborazione del “Piano straordinario per il contrasto alla dispersione scolastica e della povertà educativa per il triennio 2020-2022” al quale sono destinati 20 milioni di euro, cofinanziati dal Po-Fesr, come previsto dalla legge di stabilità regionale.

«Abbiamo ritenuto di istituire un tavolo di lavoro su scala nazionale – spiega l’assessore regionale Roberto Lagalla – per potenziare, in Sicilia, le attività di contrasto all'abbandono scolastico e alla povertà educativa attraverso un intervento straordinario di oltre 20 milioni di euro, reso ancora più necessario dall’emergenza Covid-19. Il gruppo di lavoro, appena insediato, si occuperà della elaborazione di un programma attuativo che prevede il potenziamento del tempo pieno e del tempo prolungato, nonché l’articolazione, secondo forme espressive diverse, delle attività didattiche nelle scuole elementari e medie, con l'intento di stimolare l’impegno e l’interesse dei ragazzi ed il coinvolgimento operoso delle famiglie, contribuendo a migliorare il complessivo processo educativo della scuola siciliana».

Il fenomeno della dispersione scolastica, risalito al 24%, principalmente a causa della sospensione delle attività didattiche in presenza, resa inevitabile dall’emergenza sanitaria in corso, rischia di aggravarsi ulteriormente. La Regione siciliana ha deciso di investire nuove risorse per favorire l’inversione di tendenza attraverso iniziative e progetti da realizzare in sinergia con Università, Ordini professionali e associazioni del Terzo Settore. Sarà prolungato il tempo-scuola, secondo un modello già sperimentalmente avviato lo scorso anno in 15 istituti scolastici dell’Isola, grazie al protocollo d’intesa siglato tra Regione e ministero dell’Istruzione, che ha permesso l’ampliamento dell’offerta formativa attraverso il potenziamento extracurriculare degli insegnamenti di base.

Saranno quindi realizzati percorsi integrativi per il recupero dei ritardi formativi, con l’obiettivo di prevenire casi di abbandono precoce, oltre che l’acuirsi della percentuale di “neet”, ragazzi che non studiano e non lavorano, al momento oltre il 35%. Del gruppo di lavoro fa parte, tra gli altri, Maria Larissa Bollaci, dirigente del liceo “Sciascia Fermi” di Sant’Agata di Militello.

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