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Messina, De Luca non riapre le scuole: "Chiuse fino all'11 novembre"

Cateno De Luca

"Le scuole non le riapro, almeno fino all’11 novembre. Sarà prorogata l’ordinanza emessa il 31 ottobre, senza alcuna modifica. Chiederò oggi stesso la convocazione di un confronto con il prefetto e le autorità sanitarie, entro martedì, così da assumere una decisione definitiva". Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, nel corso della sua diretta televisiva da Palazzo Zanca, conferma che al momento i plessi scolastici di ogni ordine e grado non saranno riaperti. Il primo cittadino aveva chiesto un aggiornamento della situazione sui casi sanitari riguardanti proprio le scuole. Nel pomeriggio è arrivata la nota del commissario per l'emergenza Covid Carmelo Crisicelli che ha disegnato un quadro tutt'altro che rassicurante.

«In atto nella città di Messina- scrive Crisicelli - il trend di contagi registra un costante quanto inesorabile incremento, soprattutto nella fascia tra i 20 e i 50 anni. In questi giorni di chiusura delle scuole, siamo risaliti ai contatti e abbiamo accertato che è molto elevato il numero dei positivi che hanno congiunti all'interno degli istituti scolastici e che sono numerosi e a macchia di leopardo i casi direttamente collegati con le scuole".

Uno scenario, dunque, quello attuale, che richiede "massima attenzione". Il commissario si dice consapevole delle "gravi ripercussioni sulla chiusura indiscriminata dei plessi" ma anche delle conseguenze che potrebbero derivare dal mantenimento delle attività scolastiche in presenza. E ritiene "che le criticità precedentemente rappresentate non sono appieno superate, atteso che giornalmente a Messina e provincia il numero di positività ai tamponi è talmente alto da rendere estremamente difficoltoso un efficace tracciamento dei contagi".

Il sindaco, a questo punto, ha chiesto che venga messo nero su bianco e che le autorità sanitarie, alla presenza anche del prefetto, confermino o meno questa allarmante situazione. "Basterebbe solo la conclusione della nota del commissario, cioè l'ammissione dell'impossibilità di tracciare i contagi, a far chiudere tutte le scuole. Il disastro della sanità siciliana e le difficoltà di quella messinese indicano che i nostri indici sono in effetti da zona rossa. Noi - ha proseguito il sindaco - siamo stati bravi nei comportamenti, se abbiamo mantenuto un indice di diffusione del virus relativamente basso dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Ma a maggior ragione oggi dobbiamo essere ancora più riesponsabili di prima, non possiamo permetterci nessun errore".

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