Quando uno come Cateno De Luca scende in campo, ormai lo si è capito, non lo fa pensando che “l’importante è partecipare”. È successo nel sistema dei patronati e dei caf, con la nascita dell’impero Fenapi. È successo in politica, con l’ascesa dal borgo di Fiumedinisi alla fascia tricolore di Messina, passando per l’Ars. Ed è successo, a quanto pare, anche nel mondo del sociale.
C’è una Onlus, infatti, che porta il nome della creatura politica di De Luca, “Sicilia Vera”. Che ha avuto – anzi, stando al sito web avrebbe ancora, ma potrebbe non essere più così, come vedremo – la propria sede in quella che è la vera e propria base operativa di De Luca in città, via Oratorio San Francesco n. 5: lo stesso indirizzo della sua segreteria politica sia alle ultime regionali che alle amministrative, della residenza messinese del sindaco prima che la trasferisse nuovamente a Fiumedinisi, ma anche della sede provinciale della Fenapi e pure dell’omonimo partito-associazione politica. “Sicilia Vera Onlus” è una realtà nata nel 2010, tra le più “giovani” nel panorama delle associazioni senza scopo di lucro del Messinese. Eppure tra le preferite da chi, annualmente, al momento di presentare la propria dichiarazione dei redditi, decide di destinare a qualcuno il 5 per mille.
Basti un dato: dal 2012 a oggi, questo è il “podio” delle associazioni della provincia di Messina che hanno ottenuto più donazioni: al primo posto c’è l’Associazione solidarietà sociale Rogazionisti Cristo Re Onlus, con un totale di 1 milione 169 mila euro; al secondo c’è la sezione provinciale dell’Anolf (Associazione nazionale Oltre le Frontiere), con 870 mila euro. E al terzo posto, appunto, “Sicilia Vera Onlus”. Che ha ricevuto donazioni per 840 mila euro.
Si pensi che nel 2011, un anno dopo la costituzione, primo anno fiscale “utile”, dunque, l’associazione era stata scelta da 252 contribuenti, ottenendo importi per 2.282 euro. Appena un anno dopo il “boom”: ben 13 mila donazioni per un totale di 197.386 euro. E poi 180 mila nel 2013, addirittura 269 mila nel 2014: nessuna associazione messinese, negli ultimi anni, ha mai ricevuto tanto in un solo anno; anzi, quell’anno “Sicilia Vera” fu la prima in tutta la Sicilia (seguita, a distanza, dalla palermitana e notissima “Missione Speranza e Carità” di Biagio Conte, con 154 mila euro). Un vero exploit, forse avvantaggiato – sarebbe presumibile – dalla “sintonia” con l’estesa rete di patronati della “casa madre”. Dal 2016 l’associazione risulta in un altro comune, Santa Teresa di Riva, i numeri continuano ad essere importanti ma meno roboanti: 73 mila euro, 33 mila (sia nel 2017 che nel 2018).
E il 2019? Negli elenchi dell’Agenzia delle Entrate “Sicilia Vera Onlus” non c’è più. Ma c’è un’altra associazione, con lo stesso codice fiscale (è quello che conta, quando si dona il 5 per mille), con sede a Fiumedinisi: si chiama “Solidarietà e Cultura delle Tradizioni Onlus” e ha avuto destinati 52.819 euro. Al quarto posto nel Messinese, dopo Rogazionisti, Anolf e “Banca della Speranza” di Patti. Insomma, la Onlus “benedetta” da De Luca continua a essere tra le preferite dei messinesi.
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