Ad evidenziare la necessità di «mettere definitivamente la parola fine ad una vicenda (per quanto mi riguarda) sempre più grottesca» era stato, già lunedì mattina, il presidente della commissione Viabilità del Comune di Messina, Libero Gioveni.
Quella definizione, “grottesca”, appare persino generosa, se si pensa che la vicenda in questione è quella relativa all'istituzione di isole pedonali che, specie nel caso di Torre Faro, erano state concepite come provvedimento prettamente estivo. Luglio è ormai agli sgoccioli e, naturalmente, di quel provvedimento non c'è ancora traccia.
Ancor più grottesco il fatto che alla base di questa delibera, immaginata ormai più di un mese e mezzo fa, ci sia l'intento di assumere «provvedimenti viabili temporanei finalizzati ad agevolare la ripresa delle attività di ristorazione messe in crisi dalla grave emergenza sanitaria legata al coronavirus».
E se proprio bisogna andare fino in fondo all'elenco degli aspetti grotteschi, non si può sottacere che i provvedimenti viabili di cui sopra, in prima battuta, avrebbero dovuto essere adottati dal 15 giugno, quindi dal primo luglio, poi ancora dal 13.
E adesso... chi lo sa? Ammesso che alla fine si partorisca qualcosa, la data finale di questi “esperimenti” (dall'isola pedonale di Torre Faro alla trasformazione in aree per l'occupazione di suolo pubblico degli stalli di sosta nei controviali del viale San Martino “basso”) è fissata per il 30 settembre.
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