Dopo la linguaccia al ministro Bonafede, riecco il post bucolico con la new-entry dell’uccellino “Cip”, direttamente da Fiumedinisi. Il sindaco di Messina Cateno De Luca prosegue il suo esilio a poco più di 40 chilometri da Palazzo Zanca. Troppi, evidentemente, per poter assicurare una presenza fisica anche minima, al municipio, al punto da dover delegare tutto al vicesindaco Salvatore Mondello. Con due note, del 15 maggio e del 17 giugno, De Luca ha infatti comunicato di dover assentarsi «per motivi personali».
Eppure c’è stata un’eccezione, che ancora oggi merita chiarezza. Eppure ci sono altri aspetti, interrogativi, che meritano risposta. Nei giorni scorsi quattro consiglieri del Pd (Gaetano Gennaro, Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo) hanno voluto saperne di più, finendo nel tritacarne delle tipiche sfuriate deluchiane, seppur a distanza.
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