Da un lato, l'interrogazione presentata dai quattro consiglieri del Pd. Dall'altro, le dichiarazioni del sindaco De Luca. In mezzo, la nota del presidente del Consiglio comunale che ha invitato tutte le parti in causa, ma soprattutto il primo cittadino, a smetterla con gli attacchi personali e con gli insulti e a pensare all'interesse generale di Messina e dei messinesi.
Questo è, al momento, lo scenario a Palazzo Zanca. I consiglieri Gennaro, Calabrò e i due Russo (Antonella e Alessandro) hanno chiesto in via ufficiale di conoscere le motivazioni dell'assenza del sindaco dalla città, ritenendo che due mesi di “pausa” siano troppi e, comunque, non giustificati dalle pur serie ragioni addotte da De Luca che più volte, in queste settimane, ha fatto riferimento alle preoccupanti condizioni di salute del proprio genitore.
Nella replica di qualche giorno fa, alla richiesta di chiarimenti, il sindaco aveva utilizzato toni molto duri e, a parte il «Mi fate schifo» rivolto ai consiglieri accusati di speculare sui suoi problemi familiari, aveva lanciato anche strali velenosi. Tra questi, il più “pesante” è stato indubbiamente quello rivolto a chi avrebbe fatto «da sensale per la compravendita di terreni» sui quali si dovrebbe realizzare un «importante centro commerciale».
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.
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