Stimata docente universitaria, prima (e unica) donna a Messina ad aver svolto il ruolo di vicesindaco, donna impegnata nel sociale, mai stanca di condurre battaglie al servizio delle fasce più deboli e dei giovani. Questa era Enza Sofo, calabrese di origini (era nata a Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria il 16 ottobre 1951), messinese d'adozione, spentasi oggi dopo una inesorabile malattia.
Aveva conseguito la laurea in Scienze biologiche all’Università di Messina il 22 novembre 1973 e nel giugno del 1977 si era specializzata in Microbiologia. Nel dicembre del 1979 era diventata assistente ordinaria, quale vincitrice di concorso per un posto all’Istituto di Patologia generale dell’Ateneo peloritano. Dal novembre 1984 professore associato di Patologia generale, autrice di numerosi studi e pubblicazioni.
Per anni vicepresidente del Cepas, ha ideato e realizzato progetti al servizio dei soggetti più fragili, tra i quali anche i giovani che negli anni Novanta contrassero il terribile Hiv, l'Aids, quella che venne definita la malattia del secolo. Nel 1994 la discesa in politica, da tecnico, con la chiamata del magistrato Franco Providenti che la volle al suo fianco, nel ticket vincente in quella che fu la prima elezione diretta del sindaco a Messina.
E con la delega alle Politiche sociali e alla Sanità, Enza Sofo si distinse per il suo impegno, per il suo equilibrio che la portava ad affrontare ogni problema con grandissima serenità e sempre rispettando le idee e le tesi degli altri. Molte delle sue proposte sul piano amministrativo anticiparono i tempi, avendo immaginato un sistema di welfare che non si riducesse al mero assistenzialismo ma facesse delle persone coinvolte forze vive, risorse, non problemi per la comunità.
Ai familiari e ai parenti della professoressa Enza Sofo le sentite condoglianze della Gazzetta del Sud.
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