"Il governatore siciliano permetta ai nostri corregionali di rientrare a casa perché è un loro diritto", così due avvocati siciliani, Gianfranco Passalacqua e Luigi Pirrotti, hanno trasmesso al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte ed al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, un atto di diffida contro l’ordinanza emessa dallo stesso governatore che di fatto vieta il rientro in Sicilia di cittadini residenti, domiciliati o abitanti che si trovano, per motivi di studio o lavoro, fuori dalla regione.
"L’atto - come dicono i due avvocati orlandini - è stato inviato anche al presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Micciché, perché eserciti le funzioni di controllo sugli atti dell’esecutivo regionale".
"Si tratta - chiariscono i legali - di un provvedimento illegittimo, perché in contrasto con l’atto assunto a livello nazionale (sul quale pure si addensano rilievi di legittimità), ma anche contraddittorio ed irragionevole, dato che da una parte consente il rientro, prevedendo misure assai invasive di precauzione (quarantena), e dall’altro di fatto lo vieta, dato che inibisce l’attraversamento dello stretto di Messina e l’approdo nei porti siciliani di soggetti che pure ne avrebbero diritto. Spiace soprattutto assistere non solo ad un imbarbarimento del diritto, ma allo smarrimento di quei valori di solidarietà e di accoglienza che sono propri della civiltà e del popolo siciliano, tanto più grave se si considera che la quasi totalità dei “discriminati” è composta da giovani che onorano la propria terra”.
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