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Fase 2 Coronavirus a Messina, vertice in prefettura: riaprire presto ma in sicurezza

Prefettura Messina

Riapertura delle attività e controlli sul territorio. Ha percorso queste due direttrici la riunione odierna, al Palazzo del Governo, del Comitato per l’ordine e la sicurezza, dedicata al l’imminente “Fase due” dell’emergenza coronavirus.

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, collegato in videoconferenza come tutti gli altri interlocutori, ha chiesto regole certe per approdare allo step successivo senza vanificare il grande lavoro fatto finora per contenere i contagi. Ha detto anche di non abbassare la guardia e fornire risposte adeguate alla popolazione, onde evitare proteste ed eventuali rivolte sociali.

I sindacati, da parte loro, hanno sostenuto le necessità di estendere la cassa integrazione per altre nove settimane, mentre il presidente della Camera di commercio Ivo Blandina si è fatto portavoce del grido d’allarme di un settore duramente provato da una crisi senza precedenti, che sul territorio peloritano sta spargendo sale su ferite già aperte.

Tutti concordi sulla necessità di una riapertura delle attività e delle maglie dei controlli solo in condizioni di assoluta sicurezza. La riunione straordinaria del “Comitato per la sicurezza”, convocata dal prefetto Maria Carmela Librizzi, ha anche toccato il delicato tema del rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico.

Duro monito, a tal proposito, della Cisal: evitare che le risorse e gli aiuti prendano la via dell’illegalità, verificando non solo i requisiti reddituali dei beneficiari ma anche quelli sociali e giudiziari, ponendo anche l’accento sull’urgenza di rielaborare i Piani anticorruzione degli Enti pubblici, in previsione del pericolo che la “ricostruzione” possa ingolosire la criminalità organizzata che potrebbe pericolosamente infiltrarsi nell’apparato burocratico.

I sindacati hanno sollecitato l’istituzione di una cabina di regia con i soggetti preposti ai controlli sui luoghi di lavoro. Uno degli obiettivi, accertare l’aggiornamento dei documenti obbligatori previsti dalla normativa per la valutazione rischi.

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