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Caos sullo Stretto, il Cdm annulla l'ordinanza di De Luca: "È lupara di Stato"

Dopo il parere contrario del Consiglio di Stato all’ordinanza del sindaco di Messina che limita gli spostamenti in Sicilia, attraverso lo Stretto, come misura contro il diffondersi del coronavirus, oggi, è arrivato l’annullamento del provvedimento da parte del Cdm che dovrà poi essere recepito con decreto della presidenza della Repubblica.

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, aveva deciso di non ritirare la misura nonostante la pronuncia di palazzo Spada, massimo organo della giustizia amministrativa, sollecitato a intervenire dal Viminale. "Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato. La riunione straordinaria del Cdm per esaminare il caso De Luca è l’ennesima conferma della trasformazione di una Stato serio in Repubblica delle Banane che questo governo ha avuto la capacità di fare con l’Italia", commenta il primo cittadino messinese.

"Mi hanno più volte intimidito con le loro omissioni, i loro silenzi e i loro avvertimenti burocratici ma vado avanti per tutelare gli italiani da quello che ormai è un subdolo regime. Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di stato".

De Luca annuncia la "diffusione della memoria difensiva ultimata la notte scorsa e inviata al premier Giuseppe Conte". "Nella memoria - spiega - ho evidenziato la velocità con la quale, in meno di 12 ore, il Consiglio di Stato si è riunito e si è espresso sulla richiesta di parere avanzata dal ministro Lamorgese che, a sua volta, è componente proprio della sezione Consultiva del Consiglio di Stato, anche se al momento si trova in aspettativa".

"Peccato però - aggiunge nella memoria il sindaco di Messina - che il Consiglio di Stato non sia stato interessato dalla collega Lamorgese quando il Presidente della Regione Sardegna ha introdotto, il 14 marzo, il divieto di trasporto passeggeri sull'isola con obbligo di una previa registrazione sul sito della Regione entro 48 ore dalla data della partenza, o quando il Sindaco della Città di Capri ha disposto il reimbarco dei passeggeri non muniti dell’autorizzazione dello stesso Sindaco per lo sbarco sull'isola. Evidentemente per il ministro dell’Interno e per il Consiglio di Stato l’unico territorio d’Italia sul quale non è consentito all’Autorità locale di dettare le disposizione per l’attuazione dei controlli - chiosa Cateno De Luca - è lo Stretto di Messina, crocevia di tanti interessi e di particolare attenzione, ora più che mai".

 

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