Coronavirus a Messina, De Luca: "Ordinanza prorogata fino al 13 aprile. Vilipendio? Si proceda"
La Procura di Messina ha chiesto l'autorizzazione a procedere al ministro della Giustizia a carico del sindaco di Messina Cateno De Luca per il reato di vilipendio previsto dall’articolo 290 del codice penale. De Luca era stato iscritto nel registro degli indagati dopo la denuncia del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il primo cittadino di Messina, nel corso di una diretta televisiva, ha commentato: "L'autorizzazione a procedere? Io ho risposto e ho pregato il ministro di concedere senza indugio l'autorizzazione. Voglio essere processato per quello che è stato il mio reato di lesa maestà nei confronti del ministero, voglio andare in tribunale per portare le carte". "Fate sapere al ministro - ha aggiunto con fermezza il sindaco - che deve immediatamente dare l'autorizzazione alla procura per avviare il processo nei confronti del sindaco De Luca. Domani vediamo cosa succederà. Tutti lo vedranno in diretta, chi vuole essere presente condivida la diretta sulla pagina Facebook". "La situazione sullo Stretto - ha detto il sindaco sull'emergenza dovuta alla diffusione del Coronavirus- è sempre più paradossale. Occorre oggi fare un chiarimento sull'ordinanza, la numero 98, che riguarda la proroga di tutto ciò che abbiamo previsto in queste settimane. Le restrizioni e i divieti che sono stati definiti anche come una guerra, come la definisco io. Sentiamo parlare di guerra e diciamo da settimane ci attendeva una guerra, noi ci simo organizzati per affrontarla", ha detto De Luca. "La proroga è molto semplice. Viene prorogato fino al 13 aprile l'ordine di stare a casa, il divieto di utilizzare il suolo pubblico, piazze, ville se non per le tre ipotesi previste dalla normativa: per necessità, per motivi di salute e per lavoro. Per il resto non c'è alcuna motivazione per uscire da casa. Tutto è prorogato fino al 13 aprile. Non ho messo il 30 aprile perché chi sta sopra le nostre teste non ha coraggio di dire che questa fase durerà per tutto aprile", ha aggiunto il primo cittadino di Messina. "Il Comune di Messina ha una disponibilità di cassa di 50 milioni sui conti correnti di cui 30 vincolati. In questi 20 mesi rivendico il lavoro fatto come Giunta e come Consiglio comunale. Abbiamo portato risultati concreti alla città", ha puntualizzato De Luca. "Quando si è in momenti di guerra bisogna sfoderare il meglio e combattere la guerra con mezzi solidi e il Comune di Messina li ha grazie al lavoro fatto. In questi giorni vedremo le conseguenze di questa operazione", ha aggiunto. "Non si deve abbassare la guardia, noi abbiamo resistito perchè si è colta la disperazione nella quale ci troviamo. Il sistema sanitario in Sicilia fa acqua da tutte le parti e, quindi, bisogna stare attenti. Se sfugge di mano la situazione noi non rientreremo mai più", ha detto De Luca. "La foto di Fiumedinisi? Qualche sciacallo istituzionale ha detto che dovevo esibire il certificato di residenza e lo faccio. Sono residente a Fiumedinisi da agosto 2018, con la mia famiglia. Sono residente dove lo sono anche i miei genitori. Loro sono residenti in una contrada che dista dalla mia abitazione circa 150 metri in linea d'aria. Da 15 giorni non andavo dai miei. Sono andato a prendere uova e lattughe", ha puntualizzato infine il sindaco di Messina.